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Nuoto, Campionati Italiani 2019: Paltrinieri e Panziera volano a Tokyo, Federica Pellegrini ok nella giornata dei primati

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Una terza giornata coi fiocchi quella degli Assoluti invernali di nuoto, che si è tenuta a Riccione. Nella rassegna nazionale, prima chance per gli atleti nostrani di conquistare il pass per Tokyo 2020, i riscontri considerevoli non sono mancati.

Pronti, via e il primatista italiano dei 200 dorso Matteo Restivo mette in scena una gara su valori notevolissimi nei 200 dorso, che lo porta a sfiorare il suo record italiano (1’56″29), vincendo in 1’56″47, davanti ad un redivivo Luca Mencarini (1’56″58) al personale (il prec. 1’57″45). Una prova di entrambi davvero notevole che ha strappato gli applausi di tutti, pur non valsa la qualificazione olimpica (tempo limite: 1’55″8), ma per marzo probabilmente ci siamo. A completare il quadro del podio Christoper Ciccarese (1’58″86). E’ il momento di Margherita Panziera. La veneta è attesa per tingere la cuffia con i Cinque Cerchi e il 2’06″59 le consente di volare in Giappone. Una prova d’attrice consumata quella della quattro vasche del dorso, degna della campionesse d’Europa in vasca lunga e corta. Un crono non solo inferiore a 2’07″5 (limite FIN), ma anche a quello ottenuto nella finale mondiale a Gwangju (Corea del Sud). C’è da essere, per questo, decisamente soddisfatti. Alle spalle della veneta Erika Gaetani (2’12″83) e Giulia Ramatelli (2’13″30).

Nei 50 farfalla uomini e nei 200 farfalla donne le firme sono di Thomas Ceccon (23″63) e di Stefania Pirozzi (2’09″76), a precedere l’eccellente prova nei 200 rana maschili di un Edoardo Giorgetti che, dopo anni di buio, sciorina una prestazione eccezionale: 2’09″73 e primato personale sbriciolato (2’10″11). Certo, si è ancora molto distanti dal 2’07″5 (tempo limite FIN), ma si può lavorare con fiducia in vista degli Assoluti primaverili. A maggior ragione può essere contenta Francesca Fangio che, sempre nei 200 rana, toglie circa un secondo al proprio personale, nuotando in 2’24″26 (prec. 2’25″19), mettendo nel mirino le Olimpiadi nel prossimo campionato, visto il miglioramento sensazionale di questo periodo così particolare.

E poi i 200 stile libero maschili. I selezionatori della 4×200 sl possono essere contenti, perché a dicembre possiamo contare su ben 6 atleti sotto l’1’48”, una cosa che non si era mai vista. Vittoria di Stefano Ballo in 1’47″22 (nuovo primato personale, prec. 1’47″80) davanti a Filippo Megli (1’47″54) ed a Mattia Zuin (1’47″65 e nuovo personale, il prec. 1’48″06). Parli di 200 sl e il riferimento è a Federica Pellegrini: l’azzurra non conquista il pass olimpico (1’55″4 il tempo richiesto), ma mette in vasca una prova che a dicembre non aveva mai offerto, nuotando in 1’56″36, pur condizionata da una forma non perfetta e da tantissima stanchezza.

Nel finale, le firme di Alberto Razzetti (2’00″09) e di Sara Franceschi (2’13″39) nei 200 misti, precedono il gran finale di Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero. L’azzurro, impostando la gara come piace a lui, va via su un passo incredibile, scavando un solco incolmabile per chiunque. La velocità di crociera è notevole e la chiosa è da sottolineare, visto uno stato di salute imperfetto e una preparazione all’inizio: il 14’42″66 vale a Greg il pass per Tokyo, migliore del 14’45″0 imposto dalla FIN.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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