Formula 1
F1, Mondiale 2020: l’Alfa Romeo fallisce il primo crash-test sulla nuova scocca
Se l’Alfa Romeo contava di mettersi in fretta alle spalle un 2019 che si è rivelato decisamente più deludente del previsto, dovrà suo malgrado attendere ancora qualche settimana. Per quale motivo? Come riportato da motorsport.com, infatti, la scuderia italo-svizzera non ha superato il primo crash test della monoscocca del progetto 2020 (che prenderà il nome di C39). Una notizia tutt’altro che positiva per l’Alfa Romeo che ha svolto questi controlli presso il centro CSI Certification&Testing di Bollate, Milano.
Dopo i primi test effettuati direttamente nella propria sede di Hinwil (in Svizzera) che, va detto, avevano dato esiti positivi, il tentativo di certificazione svolto in Italia ha emesso un sorprendente esito negativo. Un risultato che non ha certo fatto stappare lo champagne in casa Alfa Romeo ma che, ad ogni modo, non è del tutto inusuale. Non è la prima volta infatti che una scuderia non riesce a superare il primo tentativo di crash-test dinamico frontale, ma evidentemente può già apparire come un primo campanello d’allarme in vista del Mondiale 2020.
Solitamente i team effettuano queste prime comparazioni con gli standard quasi al limite, soprattutto a livello dei pesi, per cui si può parlare in un certo senso di un rischio calcolato, ma in questo caso andrà ad allungare i tempi dello sviluppo di una vettura che, almeno nelle idee del team, doveva nascere subito pronta, per evitare un altro campionato in continua rincorsa.
A questo punto a Hinwil sarà necessario ripensare la scocca in vista dei 15 test richiesti dalla FIA, uno sforzo che costringerà la squadra italo-svizzera a diversi straordinari per rimettersi in carreggiata soprattutto a livello di tempistiche, con la presentazione ufficiale che dovrebbe avvenire, a rigor di logica, a metà febbraio, poco prima dell’avvio dei test pre-stagionali di Barcellona.
[sc name=”banner-article”]
alessandro.passanti@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Lapresse