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Fiorentina-Roma 1-4, Serie A 2019-2020: Dzeko e compagni calano il poker e inguaiano Montella

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Se Vincenzo Montella confidava che il pareggio in extremis contro l’Inter di domenica scorsa avesse dato la scossa giusta alla squadra in vista di un cambio di passo, si può dire che l’obiettivo sia stato ampiamente mancato. La Roma, infatti, passeggia per 4-1 al Franchi e regala un bruttissimo Natale all’allenatore napoletano che ora vede la sua panchina tornare a traballare in maniera cospicua. La partita, sostanzialmente, non c’è mai stata. Troppo divario in campo a livello di qualità e voglia di vincere, con la squadra di mister Paulo Fonseca che si conferma sempre più quarta forza di questa Serie A 2019-2020. Per i gigliati si aprono vacanze natalizie con molti pensieri, sia a livello di classifica, sia per quanto riguarda la guida tecnica.

La Fiorentina si presenta in campo con il solito 3-5-2 ma con le pesantissime assenze di Chiesa e Ribery. Davanti al portiere Dragowski prendono posto i difensori Milenkovic, Pezzella e Caceres, quindi centrocampo con Lirola e Dalbert esterni, con Pulgar, Badelj e Castrovilli in mezzo al reparto, davanti Boateng a sostegno di Vlahovic. La Roma, invece, prosegue con il suo classico 4-2-3-1 con Pau Lopez in porta, quindi difesa composta da Florenzi, Smalling, Mancini e Kolarov, Veretout e Diawara da frangiflutti, quindi Perotti, Zaniolo e Pellegrini alle spalle di Dzeko.

Il match inizia su buoni ritmi con una Viola particolarmente volenterosa, ma ben poco incisiva. Sfogato l’entusiasmo iniziale, la Roma inizia a tessere la propria tela, con un ottimo possesso palla e qualità da vendere. Esempio perfetto il gol del vantaggio al 19′. Pellegrini lavora un pallone sontuoso al limite dell’area, lo serve a Zaniolo sul lato destro dell’area piccola che lo porge ad uno Dzeko tutto solo davanti alla porta. Il bosniaco non ci pensa su due volte e insacca l’1-0. I giallorossi non si accontentano e continuano a spingere. Dopo due soli giri di lancette l’occasione è per Kolarov con un calcio di punizione dai 20 metri in posizione centrale, leggermente spostato sulla sinistra. Il serbo conferma le sue doti balistiche e non lascia scampo a Dragowski con una parabola imparabile sotto il “sette”.

La Fiorentina a questo punto è spalle al muro e prova a scuotersi, lasciando diverse altre chance agli ospiti. Dopo diversi minuti di forcing, però, la squadra di Vincenzo Montella riesce ad accorciare il punteggio. Minuto 34′, azione prolungata che vede addirittura Caceres provare il tiro dal limite dell’area, la sua conclusione viene smorzata dalla difesa e, incredibilmente, finisce tra i piedi di Badelj, tutto solo davanti a Pau Lopez. Tiro secco e nulla da fare per l’estremo difensore spagnolo. Si arriva sull’1-2 e il punteggio non cambia fino al riposo, con la Roma che va negli spogliatoi con la sensazione di non avere chiuso un match che sembrava essere nelle proprie corde.

La ripresa prende il via con grande equilibrio e gioco particolarmente spezzettato. Nella prima metà del secondo tempo non si vedono particolari occasioni, per cui ci pensa la Roma a smuovere le acque, andando a chiudere i conti. Su una bella ripartenza al minuto 72′ Dzeko riceve palla sul fronte destro dell’attacco, l’ariete la gira immediatamente verso Pellegrini che, proprio dalla lunetta dell’area di rigore, calcia rasoterra di prima intenzione, andando a insaccare la sfera con un vero colpo di biliardo, all’angolino, laddove Dragowski non può arrivare. Il match sostanzialmente finisce qui, ma c’è ancora tempo per il poker, firmato da Zaniolo al minuto 88′. Dzeko dal cerchio di centrocampo lancia l’esterno che punta l’area di rigore, Pezzella non lo affronta allora il classe 1999 calcia il porta e trafigge il portiere con un sinistro a giro chirurgico. 4-1, cala il sipario, titolo di coda e arrivederci al 2020 per le due squadre, ma con umori decisamente opposti.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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