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Sci alpino, Dominik Paris IL MITO DELLA STELVIO! Poker leggendario nella discesa di Bormio, si sogna la Coppa del Mondo!

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Non chiamatela più Stelvio, chiamatela “Casa Paris”. Dominik Paris, infatti, domina la prima discesa libera di Bormio, Valtellina, valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020 e programmata in sostituzione di quella cancellata una settimana fa in Val Gardena. Il carabiniere altoatesino oggi ha letteralmente impressionato, mettendo in scena una prestazione ai limiti della perfezione, andando a superare un Matthias Mayer che, fino a quel momento, appariva imprendibile, salvo poi andarsi a difendere da Beat Feuz, in grado di conquistare comunque la piazza d’onore.

Per il nostro alfiere quinta vittoria sulla pista lombarda (record assoluto), la quarta in discesa libera e la terza consecutiva in un filotto che ha preso il via nel 2017, ma c’è dell’altro. Per il classe 1989 si tratta del 17esimo trionfo in carriera, il 13esimo in questa disciplina, e in questo modo stacca nella classifica all-time una leggenda come Kristian Ghedina, che si era fermato a 12.

La classifica generale ora schiude scenari davvero interessanti per Dominik Paris che si porta in seconda piazza a quota 349 punti, a sole 30 lunghezze dal leader attuale, il norvegese Henrik Kristoffersen, superando il suo connazionale Aleksander Aamodt Kilde fermo a 344, mentre nella graduatoria di discesa il nostro alfiere occupa sempre la piazza d’onore a 204 punti, con Beat Feuz primo a 240.

La gara odierna ha visto la partenza ribassata rispetto a quanto vedremo domani ma non è minimamente andata ad intaccare lo splendore della Stelvio. Dominik Paris ha saputo domare per l’ennesima volta questo pendio con una prova strepitosa. Eccellente sin dai primi metri, e sempre in vantaggio sui rivali, ha commesso un unico piccolo errore in un punto delicato. L’altoatesino, infatti, ha colpito una porta all’ingresso della temibile diagonale della Carcentina, lasciando sulla neve qualche centesimo. Il nostro fuoriclasse, ad ogni modo, non si è distratto, non ha pensato alla fatica e sin dal Muro di San Pietro ha fatto volare i suoi sci, chiudendo con il tempo di 1:49.56.

Alle sue spalle, come detto, lo svizzero Beat Feuz, con un distacco di 39 centesimi, al termine di una discesa nella quale ha saputo sfruttare la sua immensa potenza, ma che non è stata sufficiente ad avvicinarsi a Paris. Chiude il podio a 42 centesimi, quindi, l’austriaco Matthias Mayer che pennella ogni curva, ma non riesce a sprigionare la velocità clamorosa di chi lo ha preceduto.

Quarta posizione per il norvegese Aleksander Aamodt Kilde che si aspettava sicuramente qualcosa in più da questa gara. Lo scandinavo conclude a 1.03 e non riesce a fare la differenza in nessun tratto della pista. Quinta posizione per il francese Maxence Muzaton che, partito con il pettorale numero 38, si è classificato a 1.13 davanti a due connazionali: sesto Matthieu Bailet a 1.23 con una prestazione solida su uno dei tracciati che preferisce, quindi settimo Brice Roger che, dopo il miglior tempo nella prova di ieri, oggi si è ripetuto, tagliando il traguardo a 1.37.

DOMINIK PARIS SOGNA LA VETTA DELLA CLASSIFICA GENERALE 25 ANNI DOPO TOMBA!

Ottavo lo statunitense Travis Ganong che chiude a 1.48, nono a 1.52 il tedesco Thomas Dressen che continua a centrare buoni risultati dopo il lunghissimo stop per infortunio di un anno fa, quindi completa la top ten il francese Johan Clarey a 1.55, 11esimo lo statunitense Ryan Cochran-Siegle a 1.65, precedendo l’austriaco Hannes Reichelt a 1.67, tre gradini sopra il suo connazionale Max Franz 15esimo a 1.99. Passo falso, invece, per Vincent Kriechmayr che perde uno sci nel tratto misto e finisce fuori dal percorso evitando guai peggiori. Conclude 18esimo, infine, il nostro Mattia Casse a 2.19. 

Pochi sorrisi, invece, per gli altri azzurri. Solamente 29esimo Emanuele Buzzi a 3.00 esatti dalla vetta, quindi 31esimo Peter Fill a 3.10 che non festeggia nel migliore dei modi la sua 350esima gara in carriera, essendo ancora lontanissimo dalla sua migliore condizione fisica. Fa addirittura peggio Matteo Marsaglia, in 37esima posizione con 3.46 di distacco, con Guglielmo Bosca 40esimo a 3.57. Oltre la 50esima, infine, Davide Cazzaniga a 5.92 e Henri Battilani a 7.37. Non ha concluso la prova Riccardo Tonetti.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: foto/Pentaphoto/Fisi

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