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Basket, Eurolega 2020: i risultati di venerdì 27 dicembre. Fenerbahce doppio harakiri, Valencia ringrazia. Barcellona ok

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Quattro partite si sono disputate in un venerdì di Eurolega che vive su partite controllate, altre condite da harakiri e altre ancora contrassegnate da domini piuttosto netti. Andiamo a scoprire tutto nel dettaglio.

ZENIT SAN PIETROBURGO-STELLA ROSSA BELGRADO 58-65 (16-20, 40-37, 47-51)
La Stella Rossa si rilancia in ottica playoff, conquistando la nona vittoria e portandosi alle spalle del trio Milano-ASVEL-Khimki pur mandando soltanto sei uomini a punti. L’incontro (giocato sul parquet di Kazan) inizia sotto gli auspici migliori per quanto riguarda lo spettacolo, con il trio Albicy-Thomas-Iverson a respingere la furia di Baron. Ci pensa però Brown a dare ai serbi il 16-20 di fine primo quarto. Lo Zenit, però, non fa più segnare gli ospiti per più di tre minuti e nel contempo piazza il parziale di 13-0 che vale il 29-20 con tanto Ponkrashov. I padroni di casa trovano anche il +9 (35-26), ma la solita coppia Brown-Baron riesce a ridurre i danni all’intervallo. Di ritorno sul parquet, l’attacco russo quasi scompare, dando modo alla Stella Rossa di rientrare prima e sorpassare poi. A un certo punto, però, entrambe le squadre quasi smettono di segnare, benché sia quella di coach Joan Plaza a riavvicinarsi senza mai passare: Lorenzo Brown, James Gist e Billy Baron (con tripla a 18 secondi dal termine) scrivono la lettera W sul ruolino di marcia dei serbi.
TOP SCORER
ZENIT: Hollins 14, Thomas 11, Ponkrashov 8
STELLA ROSSA: Baron 26, Brown 18, Gist 7

FENERBAHCE-VALENCIA 98-100 dts (24-22, 48-40, 70-59, 84-84)
Un autentico doppio harakiri è quello che compie il Fenerbahce sul proprio parquet, non chiudendo per due volte la partita e finendo beffato nei secondi finali. Eppure gli uomini di Obradovic partono bene, Datome e Williams rispondono colpo su colpo a Dubljevic e poi è Ali Muhammed (o, nella sua precedente identità, Bobby Dixon) a trascinare i turchi sul +11 (40-29). De Colo inizia a infilare canestri in serie, l’unico argine che Valencia sembra avere porta il nome di Dubljevic, ma dopo che il Fenerbahce ha raggiunto anche il +13 accade l’imprevedibile: a inizio ultimo quarto un parziale di 0-9 aperto da Abalde e chiuso da Motum rimette in discussione la partita. Van Rossom spara la tripla del sorpasso (77-79), si arriva a un finale punto a punto, Abalde sembra realizzare i due punti della vittoria, ma Datome, con quattro decimi rimasti, dalla rimessa pesca De Colo solo sotto canestro: overtime. Il francese si carica tutti sulle spalle, e gli uomini di Obradovic sembrano averla vinta sul 93-87. Non hanno fatto i conti, però, con Dubljevic prima e Loyd poi: quest’ultimo, a otto secondi dal termine, trova il gioco da tre punti del 98-100. L’ultimo tiro è di Nando De Colo, che nonostante i 31 punti sbaglia da tre: è 1/7 per lui nella serata, è trionfo per la squadra di coach Ponsarnau con 30 e 12 rimbalzi di Dubljevic. Per Gigi Datome 20 punti, 5 rimbalzi e 3 assist, ma invano.
TOP SCORER
FENERBAHCE: De Colo 31, Datome e Williams 20
VALENCIA: Dubljevic 30, Motum e Loyd 14

BAYERN MONACO-ZALGIRIS KAUNAS 73-98 (13-21, 35-43, 50-68)
Dominio assoluto dello Zalgiris lontano dalle mura amiche e contemporaneo crollo del Bayern in una partita mai girata per il verso giusto. I bavaresi resistono un quarto, o meglio i primi due minuti e mezzo, in cui Barthel, Koponen e Lucic bucano a ripetizione la retina dell’Audi Dome. Sull’11-5, però, l’attacco dei padroni di casa si esaurisce improvvisamente, e Milaknis manda a segno tre triple in successione, anticamera del 13-26 firmato da Hayes e poi del 15-30 di Lekavicius. Il Bayern ha un sussulto poco prima di metà gara con Maodo Lo, Koponen e Barthel, ma al rientro in campo Milaknis, Rivers e LeDay decidono che è il caso di chiudere il periodo negativo dei lituani. Il vantaggio arriva anche a 22 lunghezze (41-63), poi è amministrazione più che ordinaria per la squadra di Jasikevicius. Diego Flaccadori finisce senza punti in quasi 12 minuti. 
TOP SCORER
BAYERN: Barthel 20, Zipser 13, Dedovic 9
ZALGIRIS: Milaknis e LeDay 19, Rivers 18

BARCELLONA-OLYMPIACOS 90-80 (20-12, 40-39, 69-58)
Servono due allunghi al Barça per ritornare insieme al duo di testa composto da Real Madrid e Anadolu Efes. Tanto per non sfuggire alla regola, la partita inizia ad essere proprietà di Nikola Mirotic fin da subito, con la fattiva collaborazione di Higgins. L’Olympiacos sembra in ginocchio già nel primo quarto, ma Vezenkov e Papanikolaou costruiscono la rimonta che vale il vantaggio di 27-28. Un ottimo Rubit firma anche il +5 greco, ma sei punti di fila di Kuric riportano i padroni di casa avanti. Ci pensano Kuric, Hanga, Higgins e Mirotic a rimettere le cose a posto in un lampo: dopo cinque minuti di terzo quarto il Barça vola sul 56-43, stavolta per non esser più ripreso e arrivare sull’80-60 nelle fasi centrali dell’ultimo periodo, potendo poi gestire la situazione con tranquillità. Mirotic fa registrare 21 punti e 15 rimbalzi.
TOP SCORER
BARCELLONA: Mirotic 21, Kuric 18, Hanga 14
OLYMPIACOS: Reed 15, Papanikolaou e Vezenkov 14

 

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Credit: Ciamillo

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