Sci Alpino
Sci alpino, Dominik Paris FUORICLASSE LEGGENDARIO! Pokerissimo sulla Stelvio, vola in testa alla classifica generale!
Incredibile. Epico. Dominante. Pazzesco. Scegliete voi l’aggettivo più giusto per definire quanto fatto oggi da Dominik Paris nella seconda discesa libera di Bormio, valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020. Effettivamente le definizioni non possono descrivere a pieno lo show messo in mostra dal nostro alfiere. Non solo ha vinto, ma ha voluto dimostrare che è lui il più forte quando c’è da far scorrere gli sci. Un campione che sta inanellando una serie di record scintillanti e li va a ritoccare volta per volta.
Con questo successo Dominik Paris sale a quota 18 vittorie complessive in Coppa del Mondo, centrando la numero 14 in discesa (raggiungendo nella classifica all-time due leggende come Aksel Lund Svindal e Michael Walchofer) e addirittura la sesta a Bormio (5 delle quali proprio in discesa). Sulla Stelvio, ormai è chiaro, non ha rivali. Vince da tre anni consecutivi sul pendio valtellinese con addirittura due doppiette. Raggiungendo il quinto trionfo in una prova nella medesima pista è andato inoltre a pareggiare il record di Didier Cuche, cinque volte vittorioso sulla Streif di Kitzbühel. Un ruolino di marcia che conferma come il nativo di Merano sia ormai nel gotha della velocità italiana e mondiale, con una situazione di classifica che assume contorni davvero interessanti.
Con gli ulteriori 100 punti odierni, infatti, “Domme” non solo si porta in vetta nella graduatoria di specialità (304 punti contro i 300 di Beat Feuz) ma in quella generale l’azzurro si issa al comando con 449 punti, scalzando il norvegese Henrik Kristoffersen che rimane a 379, superato anche dal connazionale Aamodt Kilde che si attesta a 394.
LA GARA
Rispetto a quanto visto ieri, la gara incominciava dal via ufficiale, regalando agli sciatori grandi velocità sin dai primi metri, rendendo tutto ancor più complicato nelle curve iniziali, con una neve particolarmente ghiacciata. Com’è ben noto la Stelvio non perdona a livello fisico e, dopo la prova di giovedì e la prima discesa di ieri, oggi i protagonisti sono arrivati al traguardo davvero sfiniti, con diversi di loro che hanno letteralmente fatto fatica a rimanere nel tracciato nei curvoni conclusivi.
Dominik Paris sapeva tutto ciò ma non si è fatto distrarre e ha quindi messo in atto una vera e proprio Lectio Magistralis. Sin dall’apertura del cancelletto inforca la pista e decide di volare. Subito 4 decimi di margine nella parte alta, quindi dopo la Carcentina inserisce una marcia che i rivali non hanno a disposizione e fa il vuoto nel tratto del muro di San Pietro andando a sbriciolare ogni tempo con una discesa ai limiti del credibile chiusa in 1:55.37.
La gara odierna, tuttavia, non ha lesinato le emozioni, dato che Paris ha dovuto trattenere il fiato fino ai numeri più alti, con lo svizzero Urs Kryenbuehl che, partito con il pettorale numero 25, si è piazzato al secondo posto a soli 8 centesimi dall’italiano. Una gara sontuosa dell’elvetico che si era presentato avanti di 12 centesimi fino all’ultimo intermedio! Terzo posto, quindi, per il solito immancabile Beat Feuz. Lo svizzero, infatti, ha centrato il 15esimo podio nelle ultime 17 discese con una prestazione nella quale ha dato tutto quello che aveva a disposizione, ma fermandosi a 26 centesimi dalla vittoria.
Si ferma ai piedi del podio, invece, il norvegese Aleksander Aamodt Kilde che taglia il traguardo a 73 centesimi, tutti persi nella parte centrale della pista. Quinta posizione per l’austriaco Matthias Mayer con un distacco di 84 centesimi, dopo una prova nella quale si era addirittura presentato con 33 di vantaggio su Paris a metà percorso. Sesta posizione per un altro elvetico, Niels Hintermann che, nonostante il pettorale numero 28, chiude a soli 88 centesimi dal primato.
Dalla settima alla nona posizione troviamo i francesi Johan Clarey, Adrien Theaux e Maxence Muzaton rispettivamente a 1.09, 1.40 e 1.53, confermando il buonissimo stato di forma personale e della squadra transalpina. Si classifica decimo (dopo l’uscita di ieri) l’austriaco Vincent Kriechmayr, subito velocissimo nella parte alta, impeccabile nelle linee tra Carcentina e muro di San Pietro, ma chiude con ben 1.61 dalla vetta senza mai sprigionare la giusta velocità.
Chiudono distanti, invece, gli altri azzurri. Accusa 2.48 Mattia Casse 19esimo, quindi a 2.76 Matteo Marsaglia in 23esima posizione. In 28esima troviamo Emanuele Buzzi a 3.16 quindi 30esimo Peter Fill a 3.41 e 33esimo Florian Schieder a 3.60. Out Davide Cazzaniga e Henri Battilani.
Non completano la loro prova l’austriaco Max Franz che partiva con il numero 1, ma ha saltato una porta dopo 30 secondi di gara, e il suo connazionale Hannes Reichelt che è finito nelle reti nella parte alta della Stelvio e ne è uscito malconcio. Non ha preso il via, invece, il tedesco Thomas Dressen in non perfette condizioni fisiche.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse