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Sci Alpino

Sci alpino, i precedenti dell’Italia a Wengen: dagli splendidi anni ’70 passando per Tomba, Ghedina, Rocca e Innerhofer

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La Coppa del Mondo di sci alpino 2020 si prepara per uno dei suoi appuntamenti imprescindibili, ovvero il fine settimana di Wengen in Svizzera. Sul mitologico Lauberhorn si sono scritte pagine storiche del Circo Bianco soprattutto con la discesa, la più lunga e iconica del panorama (con il suo celebre passaggio sotto i binari del treno) ma, negli anni, sono state disputate anche altre gare, dallo slalom alla combinata, e anche qualche SuperG. L’Italia nella località del Cantone Berna ha vinto in numerose occasioni e ha condito il tutto con un ampio numero di podi. Andiamo, quindi, a ripercorrere con la memoria tutte le vittorie ed i podi degli atleti azzurri sulla pista del Lauberhorn.

Bisogna tornare al 1972 per trovare il primo podio italiano. Si tratta di un secondo posto in slalom per Gustav Thoeni, beffato dal francese Jean-Noel Augert, ma davanti allo statunitense Bob Cochran. Passando al 1973 si arriva alla prima vittoria. Il solito Gustav Thoeni vince lo slalom gigante superando l’austriaco Hanssi Hintereer e il norvegese Erik Haker. Passa un altro anno e, infatti, nel 1974 Herbert Plank è terzo in discesa, alle spalle dello svizzero Roland Collombin e del solito Franz Klammer, mentre nella giornata successiva Fausto Radici è secondo nello slalom vinto dal tedesco Christian Neureuther.

Arriviamo al 1975 con un ottimo bottino per i nostri alfieri. Sono ben quattro i podi. Vittoria per l’immancabile Gustav Thoeni in combinata davanti all’austriaco David Zwilling, quindi secondo posto di Piero Gros e terzo di Paolo De Chiesa nello slalom vinto da Ingemar Stenmark. Chiudiamo, quindi, con la piazza d’onore di Herbert Plank in discesa alle spalle di Franz Klammer. Altri tre podi nel 1976. Successo per il solito Herbert Plank in discesa davanti all’austriaco Franz Klammer e allo svizzero Bernhard Russi, quindi secondo posto in slalom di Piero Gros alle spalle di Ingemar Stenmark, infine piazza d’onore per Gustav Thoeni in combinata dietro a Franz Klammer.

Ancora una secondo posto per Gustav Thoeni nel 1977 nella combinata vinta dallo svizzero Walter Tresch, mentre al terzo posto si è classificato il tedesco Sepp Ferstl. La serie positiva degli azzurri prosegue anche nel 1978 con il terzo posto in slalom di Mauro Bernardi preceduto dall’austriaco Klaus Heidegger e dal bulgaro Petar Popangelov.

Si chiudono gli anni ’70 e svaniscono anche gli ottimi risultati di Wengen. Bisogna attendere il 1982 per vedere il terzo posto in slalom di Thomas Kemenater, alle spalle dello svizzero Pirmin Zurbriggen e del ceco Ivan Pacak. Gli anni ’80 regalano poche gioie ai nostri rappresentanti. Dobbiamo arrivare al 1989, infatti, per vedere il primo podio di Alberto Tomba sul pendio svizzero. Il fuoriclasse bolognese è secondo nello slalom, tra i due austriaci Rudolf Nierlich e Hubert Strolz. Ancora Tomba sugli scudi nel 1992 con la vittoria nello slalom, davanti allo svizzero Paul Accola e al tedesco Armin Bittner.

Gli anni ’90 proseguono con il secondo posto del 1994 (a pari merito con Marc Girardelli) per Peter Runggaldier nella discesa vinta dallo svizzero William Besse. Nel 1995 si riscrive la storia: Kristian Ghedina vince la sua prima discesa a Wengen davanti agli austriaci Peter Rzehak e Hannes Trinkl, mentre Alberto Tomba fa suo lo slalom sullo svizzero Michael von Gruenigen e sullo sloveno Jure Kosir. Ghedina non si ferma più e nel 1997 conquista un altro successo in discesa precedendo il suo storico rivale francese Luc Alphand e l’austriaco Fritz Ströbl.

Arriva il nuovo millennio e nel 2002 Edoardo Zardini centra il gradino più basso del podio in slalom, alle spalle di Ivica Kostelic e dello sloveno Mitja Kunc.. Nel 2003, invece, Giorgio Rocca si aggiudica lo slalom non lasciando scampo al nipponico Akira Sasaki e al croato Ivica Kostelic. Passiamo al 2006, un vero e proprio anno d’oro per l’Italia sul Lauerhorn. Vittoria nello slalom per Giorgio Rocca sul finlandese Kalle Palander e sul tedesco Alois Vogl, quindi terzo posto per Peter Fill in discesa alle spalle dell’austriaco Benjamin Raich e del norvegese Kjetil Andre Aamodt.

Ancora Peter Fill protagonista negli anni successivi. Nel 2007 terzo posto per l’altoatesino nella discesa vinta dallo statunitense Bode Miller davanti allo svizzero Didier Cuche, quindi secondo nel 2009 nella super-combinata vinta dallo svizzero Carlo Janka, mentre al terzo posto troviamo un altro elvetico, Silvan Zurbriggen.

Arriviamo alle ultime edizioni, con Christof Innerhofer sugli scudi. Nel 2012 l’altoatesino è terzo in discesa alle spalle dell’elvetico Beaf Feuz e dell’austriaco Hannes Reichelt, mentre nel 2013 centra uno splendido successo, davanti agli austriaci Klaus Kroll e Hannes Reichelt. Nel 2015, quindi, secondo posto per Stefano Gross nello slalom vinto dal tedesco Felix Neureuther. Terza posizione per Henrik Kristoffersen, mentre nel 2016 successo di Henrik Kristoffersen tra i pali stretti, con due azzurri sul podio: Giuliano Razzoli secondo davanti a Stefano Gross. Nel 2018, quindi, terzo posto di Peter Fill nella combinata vinta dal francese Victor Muffat-Jeandet davanti al russo Pavel Trichichev.

Un anno fa, invece, successo per Marco Schwarz nella combinata davanti ai francesi Victor Muffat-Jeandet e Alexis Pinturault, quindi vittoria per l’austriaco Vincent Kriechmayr nella discesa davanti al padrone di casa Beat Feuz e al norvegese Aleksander Aamodt Kilde, mentre lo slalom è stato vinto dal francese Clement Noel sugli austriaci Manuel Feller e Marcel Hirscher.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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