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ATP 250 Auckland 2020: il tabellone di Fabio Fognini. Diverse trappole sulla strada del ligure
Per la prima volta nel 2020 Fabio Fognini si presenta ai nastri di partenza di un torneo da testa di serie numero 1. Lo fa all’ATP 250 di Auckland, dove sfrutta il forfait del russo Daniil Medvedev (protagonista di parecchie fatiche in ATP Cup) per occupare il posto più alto del tabellone. Andiamo, a tal proposito, a scoprire quel che potrebbe toccare in sorte al ligure, numero 2 d’Italia e 12 del mondo.
Fognini, che usufruisce di un bye al primo turno (concesso ai primi quattro del torneo neozelandese, che sono lui, il canadese Denis Shapovalov, il russo Karen Khachanov e l’americano John Isner), rischia subito di dover far fronte a uno scontro che non gli piace, quello contro lo spagnolo Feliciano Lopez, che a livello di gioco gli crea più di un problema anche se ha vinto l’ultimo confronto dopo aver perso i primi due. Più facile sarebbe la questione contro Pablo Andujar; in questo caso, infatti, i precedenti dicono 4-1 per il ligure.
Potrebbe esserci un quarto di finale con Lorenzo Sonego, ma il problema del torinese è legato al complesso accoppiamento contro il polacco Hubert Hurkacz, con il quale però ha sempre battagliato (2-1 nei precedenti, di cui uno solo in un tabellone principale). Non va escluso dalla corsa nemmeno l’americano Frances Tiafoe, che debutta con un qualificato per poi incrociare uno tra i due sopracitati. Il ventunenne, peraltro, è l’unico con cui Fognini abbia dei precedenti ufficiali, entrambi vinti in cinque set, l’uno al Roland Garros 2017, l’altro a Wimbledon 2019.
In caso di approdo in semifinale, ci potrebbe essere la sfida con Karen Khachanov: il russo è di gran lunga il più accreditato per arrivarci, benché non si debba mai sottovalutare la follia tennistica del francese Benoit Paire (avversario di Jannik Sinner al primo turno), che può fare e disfare qualsiasi cosa anche più volte nell’arco dello stesso incontro. Se con Khachanov Fognini ha un bilancio di 1-1, è Paire quello che il ligure soffre, avendoci vinto soltanto alle Olimpiadi di Rio 2016.
Se Fognini dovesse riuscire a rendere inoffensive tutte queste minacce, allora in finale potrebbe trovare Shapovalov: il canadese è l’indubbio favorito di una parte di tabellone un po’ meno complicata rispetto a quella dell’azzurro, nella quale ci sono Andreas Seppi (esordio contro il francese Adrian Mannarino) e Marco Cecchinato (di scena contro il moldavo Radu Albot), entrambi beneficiari di rinunce varie per entrare direttamente in tabellone senza passare dalle qualificazioni. I nomi da tenere d’occhio, in questo caso, sono quelli del norvegese Casper Ruud, di Albot e di Isner, oltre che in parte del britannico Kyle Edmund.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse