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Fabio Fognini, Australian Open 2020: “Ieri ero più fuori che dentro, non mi piacciono i grandi battitori. Ma oggi…”

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Fabio Fognini si è inventato una bella magia agli Australian Open 2020 ed è riuscito a sconfiggere Reilly Opelka rimontando dallo 0-2: l’incontro di primo turno era stato sospeso ieri a causa della pioggia, oggi il ligure è sceso in campo con grandi motivazioni ed è riuscito a ribaltare il punteggio contro il bombardiere americano guadagnandosi così l’accesso al secondo turno dello Slam. Il 32enne si è anche infuriato nel corso del quinto set in seguito a una discutibile decisione del giudice di sedia Carlos Bernardes e ha ricevuto un penalty point dicendo all’arbitro che fa pena. L’azzurro ora se la dovrà vedere con l’australiano Jordan Thompson, avversario ampiamente alla portata del numero 12 al mondo.

Fabio Fognini si è poi presentato in sala stampa e ha analizzato la sua prestazione come riporta Ubitennis: “Ieri ero sicuramente più fuori che dentronon riuscivo assolutamente a muovere la palla come volevo perché davvero non mi trovo bene con questo tipo di palle, che subito sono velocissime e poi diventano… aranci. A me non piace giocare contro questi grandi battitori e nelle ultime tre partite ho pescato Isner, Feliciano Lopez e lui. A New York lo scorso anno non lo conoscevo ed ho giocato male, qui invece ieri non ho giocato male, facevo il mio, ma lui giocava davvero bene. Opelka è probabilmente il migliore tra i giocatori molto alti che ci sono nel circuito, perché oltre a servire bene è anche molto solido da fondocampo. Ieri, per esempio, da fondocampo ha giocato meglio di me. Fortunatamente ho servito bene per tutto il match ed ho risposto ugualmente bene, soprattutto sulla seconda di servizio”.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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