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Sci di fondo

Marcialonga 2020: domenica l’edizione numero 47. Petter Northug e Dario Cologna assieme ai grandi specialisti delle lunghe distanze

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L’edizione numero 47 della Marcialonga prenderà il via domenica mattina, quando, dalle ore 8, a Moena saranno oltre settemila le persone a cimentarsi nei 70 km che, più che una gara, hanno spesso e volentieri il sapore della festa che arriva fino a Canazei. Come da tradizione, si scia a tecnica classica.

Si entra nel terreno degli specialisti delle lunghe distanze, quelli che vanno in scena nel circuito Visma Ski Classics: è il caso del norvegese Petter Eliassen, il vincitore di un anno fa che torna per cercare il bis, dei tanti altri suoi connazionali pronti a soffiargli il trono, tra cui c’è ancora Anders Aukland, intramontabile a 47 anni. Ci sono anche quelli che cercano la prima vittoria, come Andreas Nygaard, e chi invece vuole la quarta vittoria (ad oggi record detenuto da Maurilio De Zolt e dall’altro Aukland, Jorgen), ed è questo il caso di Tord Asle Gjerdalen. In casa Svezia c’è, però, chi vuole rovinare la festa, come Emil Persson e Oskar Kardin, per interrompere un digiuno che dura dal lontano 2011. Presente anche il vincitore di due anni fa, il russo Ilya Chernousov. Gli occhi di tutti saranno puntati anche sul leader della classifica di Visma Ski Classics, il norvegese Stian Hoelgaard.

Si presentano al via, tra gli altri, anche alcuni specialisti della Coppa del Mondo di sci di fondo del passato e anche del presente. In particolare, troviamo due nomi pesantissimi nell’elenco partenti: uno è quello dello svizzero Dario Cologna, quattro volte vincitore della Sfera di Cristallo tra il 2009 e il 2015 e quest’anno ancora terzo a Lenzerheide, l’altro è addirittura quello, leggendario, del norvegese Petter Northug, uno il cui palmares dice 2 ori olimpici, 13 titoli mondiali, 2 Coppe del Mondo assolute e 2 Tour de Ski.

Poche le speranze degli italiani, che si presentano con Mauro Brigadoi, Francesco Ferrari e Lorenzo Busin quali nostri portacolori in grado di portare i risultati più significativi al nostro Paese. All’Italia manca una vittoria maschile da vent’anni, quando fu Fulvio Valbusa l’ultimo a far sua la Marcialonga; tra i suoi predecessori, Ulrico Kostner (due volte), Tonino Biondini, Giorgio Vanzetta, Maurilio De Zolt (quattro volte), Albert Walder, Silvano Barco e Maurizio Pozzi.

Per quel che riguarda la gara femminile, invece, a cercare il quarto successo in cinque anni è la svedese Britta Johansson Norgren, attualmente seconda nella classifica del Visma Ski Classics alle spalle della norvegese Astrid Oeyre Slind. Altri nomi da tenere d’occhio quelli della connazionale di quest’ultima Kari Vikhagen Gjentnes e della ceca Katerina Smutna, ma non bisogna dimenticare la seconda del 2019, anche lei norvegese, Lina Korsgren. Anche qui c’è il nome pesante, anche se ormai abituale, proveniente dalla Coppa del Mondo di sci di fondo: si tratta della polacca Justyna Kowalczyk, quattro Sfere di Cristallo e due ori alle Olimpiadi. L’Italia ha una buona interprete in Chiara Caminada, di gran lunga la migliore delle nostre sulle lunghe distanze.

Come ogni anno, sono tanti i personaggi che non vengono dallo sci di fondo a volersi cimentare in questo grande evento. Particolarmente pubblicizzata è stata la presenza di Marco Melandri, una delle glorie del motociclismo italiano recente, che prenderà il via con il suo numero di sempre, il 33.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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