Formula 1
F1, nuova Ferrari 2020: tutte le anticipazioni e le possibili soluzioni tecniche
Mancano ormai pochi giorni e, finalmente, saranno tolti i veli alla nuova Ferrari che prenderà parte al Mondiale di Formula Uno 2020. La Rossa, che sarà ancora affidata a Charles Leclerc e Sebastian Vettel, ha svolto un lavoro massivo tra galleria del vento e tavoli di progettazione. L’obiettivo era chiaro, ma non certo semplice: rincorrere la Mercedes. Nelle ultime annate gli ingegneri di Maranello si sono avvicinati sotto molti punti di vista alle Frecce d’argento ma, per un motivo o per un altro, non sono mai stati in grado di assemblare ogni aspetto al punto giusto e nel medesimo momento. Risultato: sei titoli piloti e altrettanti costruttori per il team di Brackley.
In questa occasione siamo di fronte ad un campionato quanto mai peculiare. I progettisti hanno messo mano alle vetture edizione 2020, ma ben sapendo che la rivoluzione tecnica (radicale) che avverrà nel 2021 non poteva certo passare in secondo piano. Si è lavorato su due fronti. Presente e futuro. Senza escludere nessuno dei due. Come sarà, quindi, la nuova monoposto con il Cavallino Rampante? Le indiscrezioni si susseguono e verranno svelate tra poche ore. Proviamo ad andare ad analizzare come sarà la vettura di Maranello.
Partiamo dall’ala anteriore. Sembra probabile che la Ferrari 2020 presenterà ancora una concezione “out-wash” ovvero con l’aria che viene sospinta verso l’esterno, dopo le ottime risposte di un anno fa. Sul dritto, infatti, le Rosse facevano il vuoto, con un effetto “drag” ottimale. Le differenze sostanziali dovrebbero arrivare tra sospensioni e carichi. Se, come detto, Leclerc e Vettel volavano sul dritto, facevano molto più fatica nelle curve lente. I tecnici, quindi, hanno pensato di cambiare l’idea della macchina, rendendola più maneggevole in ingresso curva e, soprattutto nel caso di Vettel, più stabile al retrotreno.
La nuova vettura sarà decisamente interessante tra cofano motore e fondo piatto, per migliorare i flussi di aria verso l’alettone posteriore. Nel 2019 questi fattori erano fondamentali visto il deficitario carico aerodinamico verticale. I tecnici pensarono ad ogni modo possibile di portare deportanza al posteriore ma, spesso, invano. Tutti questi aspetti rendevano l’utilizzo delle gomme quasi impossibile, con un degrado rapido e surriscaldamenti inevitabili. Si è lavorato alacremente in questa direzione, sperando di non andare a perdere tutta la velocità di una Power Unit che sembra nuovamente pronta a battagliare con quella della Mercedes.
Tante novità, numerose idee riviste. I progettisti di Maranello saranno stati in grado di completare il puzzle perfetto? Il livello di partenza non era semplice, per cui occorreva un lavoro pressoché perfetto. Come tirare una coperta troppo corta da una parte o dall’altra. Vedremo già dai test di Barcellona se tutto sarà stato impostato nella giusta maniera, tenendo bene a mente, però, che solamente a Melbourne il 15 marzo capiremo come sarà il 2020 di Leclerc e Vettel. Due piloti che, per un motivo o per un altro, per il momento tengono le dita bene incrociate.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse