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Australian Open 2020, la Finale Djokovic-Thiem in numeri e in statistiche: il serbo vuole l’ottavo sigillo, l’austriaco in cerca della prima firma

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Domani alle 9.30, alla Rod Laver Arena di Melbourne (Australia), vi sarà la chiosa degli Australian Open 2020. Novak Djokovic e Dominic Thiem si contenderanno il titolo del primo Slam dell’anno del tennis in un atto conclusivo non del tutto previsto, soprattutto per quanto fatto vedere dall’austriaco. Il buon Dominic ha smentito la “teoria del terraiolo” e si è permesso il lusso di eliminare nel proprio percorso (quarti di finale) il n.1 del mondo Rafael Nadal, indubbiamente il principale avversario di Djokovic in questo Major. Ieri, poi, con lo score di 3-6 6-4 7-6(3) 7-6(4) in tre ore e 42 minuti, è caduto anche il tedesco Sascha Zverev.

Per Thiem si tratta della prima finale a Melbourne e della terza in carriera in uno Slam, dopo le due disputate e perse a Parigi. Il 26enne nativo di Wiener Neustadt vuol dare seguito al sogno, confermando la sua crescita esponenziale sull’hard. Il successo a Indian Wells e la finale alle Finals dell’anno passato avevano rappresentato qualcosa di più di un indizio e le due settimane australiane hanno rafforzato questa tendenza. Il n.5 del mondo con la vittoria contro Zverev, è il finalista più giovane dal 2013 (Andy Murray) e l’idea è quella di rompere la sequenza “top-three” in tornei di questa tipologia.

Dal canto suo Nole vorrà far valere lo status quo. Nessuna sorpresa e nessun colpo di scena nella semifinale, opposto a un menomato Roger Federer. Il 7-6 (1) 6-4 6-3 è valso al tennista nativo di Belgrado la 26ma finale Slam in carriera, la n.16 sul veloce e la n.8 a Melbourne. Atti conclusivi che fino ad ora gli hanno sempre sorriso, come testimoniano le 7 vittorie. Djokovic, dunque, punta deciso al 17° Major, con 74 successi in cassaforte nei singoli match in Australia. Il n.2 del ranking, poi, ha stabilito un nuovo record, ovvero quello del primo giocatore a ottenere 8 finali in due Slam diversi (Australian Open e Us Open). Numeri che parlano chiaro dell’eccezionale qualità del balcanico, ma dovrà fare attenzione al proprio avversario.

Nei 10 match disputati è in vantaggio 6-4, ma ha perso gli ultimi due confronti: la semifinale del Roland Garros 2019 e nel round robin delle ATP Finals. Si può quindi affermare che l’austriaco non soffra di alcun timore reverenziale, anche se a Melbourne sarà tutta un’altra storia. I crismi del feudo serbo ci sono tutti, considerando anche che Djokovic nei sei incontri sostenuti non ha speso troppo in termini di energie, al contrario di Thiem: solo un set perso all’esordio contro il tedesco Jan-Lennard Struff. Il nativo di Belgrado vuol porre l’ennesimo sigillo, che vorrebbe dire anche il ritorno al vertice della classifica mondiale (9720 punti), scalzando Nadal, mentre se Dominic dovesse fare l’impresa salirebbe al n.3 (7845 punti), mettendosi alle spalle Federer.

 

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Foto: LaPresse

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