Artistica
Ginnastica, Simone Biles e l’impossibile: Yurchenko con doppio carpio, il volteggio da brividi. Quanto vale? Per entrare nel mito dell’astrofisica
Simone Biles ha già scritto la storia della ginnastica artistica: è l’atleta più vincente di sempre ai Mondiali (uomini e donne, non fa differenza), ha vinto quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016, ma soprattutto è la ragazza in grado di spingere questo sport oltre i limiti della fisica. La statunitense, giorno dopo giorno, alza l’asticella e propone degli elementi che soltanto lei può pensare di eseguire: siamo di fronte ad un’autentica fuoriclasse il cui nome rimarrà per sempre nel grande libro della Polvere di Magnesio.
La 22enne è entrata nel Codice dei Punteggi con ben quattro movimenti che portano il suo nome, è stata la prima (ed unica) atleta a portarli in gara: doppio salto con triplo avvitamento al corpo libero dove esegue anche il doppio salto con mezzo avvitamento, Tsuhakara avvitato come uscita alla trave, doppio avanti teso con doppio avvitamento al volteggio. Per capire l’enorme difficoltà e unicità di questi elementi basterebbe guardare come sono riconosciuti dalla giuria: 6.4 per il suo salto alla tavola, una H (0.8) per l’uscita dai 10 cm (ci fu polemica agli ultimi Mondiali, lei voleva una nota maggiore, ma la Federazione Internazionale rispose che è un’esecuzione troppo pericolosa e bisogna evitare casi di emulazione), G (0.7) e soprattutto J per le due magie al quadrato (la nota J, ovvero 1.0 punti nel D Score, è stata introdotta esclusivamente per questo elemento).
Simone Biles non si ferma mai e a meno di sei mesi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha voluto strafare, tanto da pensare al praticamente impossibile Yurchenko con doppio carpio al volteggio: un salto da uomini, giusto per capirci. Mai nessuna donna ha avuto l’ardire di studiare questo elemento, la statunitense ci ha provato in allenamento eseguendolo in buca e ha postato il video su Twitter: riuscirà a prepararlo a puntino per poi chiuderlo effettivamente su un materassino in gara? Niente è impossibile per un fenomeno di questo calibro, se ci dovesse riuscire parleremmo di qualcosa di davvero sovrannaturale e che la FIG dovrebbe riconoscere con una nota di partenza che si aggirerebbe attorno a 7.0: semplicemente è unica ed inimitabile, ci mancherà quando si ritirerà dalle scene dopo aver dominato i prossimi Giochi.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: USA Gym