L’alieno colpisce ancora. Yuzuru Hanyu ha vinto l’ultimo titolo mancante alla sua bacheca, quello dei Four Continents, competizione internazionale di pattinaggio artistico appena conclusa presso la Waikiki Mokdong Ice Rink di Seoul (Corea Del Sud), diventando il primo atleta della storia a possedere nel suo palmares in campo maschile almeno una medaglia d’oro in tutte le gare ISU di prima fascia: dalle Olimpiadi alle Finali Grand Prix passando per i Mondiali e per la prestigiosa gara odierna riservata alle nazioni extraeuropee. Un risultato forse scontato alla vigilia ma di significato altissimo per un pattinatore che ha contribuito ad alzare il livello della disciplina come nessuno.
L’allievo di Brian Orser, nonostante il successo, è stato protagonista di un secondo segmento di gara problematico; dimostrando l’ottimo feeling con il programma olimpico del 2018, ovvero “Seimei” di Shigeru Umebayashi, la stella del Sol Levante ha inaugurato la prova con un quadruplo lutz falloso, arrivato con step out e mano sul ghiaccio; completando senza patemi un quadruplo salchow e un triplo axe di qualità elevatissima ha poi successivamente ruotato volutamente da tre giri il flip, chiamato però dal pannello con filo non chiaro. Salvando come solo i Campioni sanno fare l’atterraggio del quadruplo toeloop combinandolo con l’euler e il triplo salchow, il nipponico è caduto nel successivo quadruplo toeloop, realizzando infine in maniera impeccabile il secondo triplo axel in combinazione con il triplo toeloop, raccogliendo quindi un punteggio di 187.60 (97.32, 91.28) per 299.42, punto di partenza per riflettere sulle sbavature e confezionare al meglio il programma in vista dell’imperdibile sfida del mese di marzo, dove Hanyu ritroverà per la seconda volta in stagione il diretto rivale Nathan Chen ai Campionati Mondiali di Montrèal (Canada).
A piazzarsi al posto d’onore è stato lo statunitense Jason Brown, artefice di una prestazione pulita in ogni suo aspetto contrassegnata da due tripli axel di cui il primo combinato con il doppio toeloop e altri elementi di valore come triplo lutz/euler/triplo salchow e triplo flip/triplo toeloop, salti che hanno spinto l’atleta allenato da Tracy Wlson a quota 180.11 (87.53, 92.58) per 274.82, quattro punti in più del giapponese Yuma Kagiyama, felicissima sorpresa della giornata, terzo classificato al debutto internazionale in categoria Senior grazie a una prova di spessore impreziosita da due quadrupli toeloop (il primo agganciato con il doppio toeloop) e due tripli axel, grazie ai quali ha raggiunto 179.00 (95.28, 83.79) per 270.61.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE MASCHILE
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Foto: Pier Colombo