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MotoGP, le pagelle dei Test di Sepang 2020: Quartararo brilla con tutta la Yamaha, Dovizioso e Marquez indecifrabili

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Il francese Fabio Quartararo ha dominato la tre giorni di test MotoGP che si è appena conclusa a Sepang (Malesia). Il gioiellino di casa Petronas ha chiuso con il miglior tempo tutte e tre le giornate, confermando quanto di buono si era visto nel 2019. Dietro a lui brillano anche le M1 ufficiali di Maverick Viñales e Valentino Rossi, seppur in modo diverso, mentre chi esce un po’ titubante da questi primi riscontri sono sia le Ducati di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci che la Honda del campione del mondo Marc Marquez. OA Sport prova a dare i voti a questi test, con la consapevolezza che tutto ciò che si è visto sia di difficile lettura in quanto i vari team hanno lavorato in direzioni molto diverse tra loro.

PAGELLE TEST SEPANG 2020 – MOTOGP

Fabio Quartararo – 9. Quando c’è da dare gas il transalpino è ormai sempre presente. Domina tutte e tre le giornate, sul giro secco faceva paura nel 2019 e fa ancora più paura quest’anno, rischia di diventare più che una semplice spina nel fianco per Marquez al sabato e, con qualche miglioramento sul passo gara non ancora perfetto, anche le vittorie sono ormai più che alla portata.

Maverick Viñales – 9. Nell’ombra, ma ancora una volta forse il migliore di tutti. Chiude diciottesimo la domenica disinteressandosi dei tempi ma martella un ritmo devastante per tutti con gomma media usata, testimoniato anche dalle parole finali di Marquez che lo ha individuato come il migliore di questi test insieme a Rins. Occhio che per Top Gun potrebbe essere arrivato davvero il momento di volare.

Valentino Rossi – 7. C’è ancora vita sul pianeta “The Doctor”. Il quinto tempo odierno è solo la ciliegina sulla torta di una tre giorni molto positiva. I miglioramenti rispetto ai test di fine 2019 sembrano essere evidenti, anche se il divario sul passo coi due veloci compagni di marca resta abbastanza elevato per poter essere troppo ottimisti.

Franco Morbidelli – 6. A Iwata certamente il più opaco, ma anche quello con la moto meno evoluta. Morbido continua a rivelarsi molto veloce in ogni circostanza, ma il problema resta lo stesso dello scorso anno, ovvero il confronto interno implacabile con Quartararo.

YAMAHA – 10. Il voto massimo non è né di Viñales né di Quartararo ma lo merita la scuderia nel suo complesso. I tanti aggiornamenti sembrano essere tutti positivi, è stato provato oggi anche il nuovo sistema per migliorare la partenza e se il propulsore risponderà presente ci sono tutti i presupposti per vedere una Yamaha di nuovo ai vertici della categoria.

Marc Marquez – 5. Impossibile giudicare sufficienti i suoi test, due cadute e nessun lampo degno del nome che porta. Le condizioni fisiche sono ancora precarie ma sembrano poter migliorare notevolmente prima dell’opening stagionale in Qatar, tuttavia il feeling con la nuova HRC non è stato immediato quest’anno e qualche piccolo tarlo mentale potrebbe anche insinuarsi nella mente dell’otto volte iridato.

Alex Marquez – 6. Giudicare negativamente questi giorni per via del cronometro sarebbe un errore. Il ragazzo ha bisogno di tempo per crescere e ha iniziato discretamente il suo lungo e impervio cammino.

Cal Crutchlow – 7. Il migliore pilota Honda pur senza sentire la moto particolarmente bene. Non si avrà mai la controprova ma ma sensazione è che se Honda si decidesse a rendere più guidabile e meno specifico il proprio prodotto il britannico potrebbe giocarsi carte ben diverse.

HONDA – 5. Guai a dare per in difficoltà il colosso giapponese ma in Malesia le sensazioni sono state sicuramente negative per tutti. Marquez e Crutchlow lamentano grossi problemi all’avantreno e il tempo in vista del Qatar comincia a stringere. Insufficienza lieve e rimandati a Losail.

Andrea Dovizioso – 5. Forse un voto ingeneroso perché il forlivese non ha minimamente a cuore la classifica in situazioni come questa, tuttavia è indubbio che qualcosa non stia girando al meglio a Borgo Panigale e anche un mastino Andrea potrebbe cominciare a soffrire la situazione.

Danilo Petrucci – 6. Un voto in più del compagno sia per la fiducia che vogliamo concedergli sia per aver tentato e ottenuto un tempo di tutto rispetto oggi rispetto al collega. 

Jack Miller e Francesco Bagnaia – 8. A correnti alterne per la casa italiana Pramac regala sempre grandi soddisfazioni. Paolo Campinoti dev’essere orgoglioso di quanto sta costruendo ed entrambi i piloti hanno dato segnali importanti tra ieri ed oggi, rinnovando la fiducia con la quale ci si avvicina al primo Gran Premio.

DUCATI – 5. Un voto specifico per il team ufficiale, si intende. Tanto lavoro, tanti aggiornamenti e il funzionamento delle nuove gomme nel mirino specifico dell’attenzione di Dovi e Petrux, ma manca del tutto la sostanza e un giro isolato dell’umbro non può bastare. C’è tutto il tempo per reagire e a Losail sarà necessario azzardare qualcosa in più.

Alex Rins, Johan Mir e SUZUKI – 8. Rins è stato indicato da Marquez come il migliore di questi giorni insieme a Maverick, e basterebbe questo. Lo spagnolo può crescere ancora rispetto al 2019 e diventare una vera spina nel fianco dei team più quotati ma anche il più giovane compagno connazionale sembra aver raggiunto la maturità agonistica per restare in scia al capitano. Davide Brivio ha iniziato il nuovo anno col piede giusto, lottare per il Mondiale pare del tutto irrealistico per questioni di budget ma la scuderia di Hamamatsu vola in Qatar con una rinnovata consapevolezza di forza.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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