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Il Manifesto originale di De Coubertin per far rinascere le Olimpiadi donato al Museo del CIO

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Pochi mesi fa era stato battuto all’asta da Sotheby’s a New York per la strabiliante somma di 8.8 milioni di dollari, e l’acquirente era rimasto ignoto. Il manifesto olimpico di Pierre De Coubertin, unica trascrizione esistente del discorso che il barone tenne alla Sorbona di Parigi il 25 novembre 1892 con cui mise insieme una serie di punti programmatici per quella che, quattro anni dopo, sarebbe stata la rinascita moderna dei Giochi Olimpici, ha ora una nuova collocazione, e si è anche svelato il nome dell’uomo che l’aveva acquisito.

Il documento storico, di 14 pagine, era infatti finito nelle mani di Alisher Usmanov, presidente della Federazione Internazionale di scherma, oltre che ex direttore generale di Gazprom Invest, proprietario del quotidiano Kommersant e del provider Mail.ru. Il magnate russo, però, ha deciso di donare il manifesto al Museo del CIO, che si trova a Losanna, dopo averlo reso il cimelio sportivo battuto per la più alta somma di sempre, superando i 5.6 milioni della maglia di Babe Ruth, leggenda del baseball, dello scorso giugno.

De Coubertin tenne il discorso testimoniato dal reperto storico nell’ambito del quinto anniversario dell’Unione delle Sociétés Françaises de Sports Athlétiques. Da allora i passi furono veloci: la creazione del Comitato Olimpico Internazionale nel 1894, le prime Olimpiadi dell’era moderna ad Atene nel 1896.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse / Martin Rickett/PA Wire

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