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Speed skating, Mondiali 2020: le speranze di medaglia dell’Italia. Francesca Lollobrigida ci prova nella mass start

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E’ proprio il caso di dirlo: ghiacci roventi sullo Utah Olympic Oval di Salt Lake City (Stati Uniti), sede dei Mondiali 2020 su singole distanze. Sembrerebbe un ossimoro questo contrasto tra freddo e caldo, ma in realtà le sfide che animeranno la scena della rassegna iridata dello speed skating saranno serrate e quindi, da questo punto di vista, le temperature saliranno.

Senza perdersi in discorsi riguardanti i gradi centigradi, l’Italia si presenta all’appuntamento con alcune carte da giocare per cercare il colpo e fregiarsi dei metalli a disposizione. E’ il caso di Francesca Lollobrigida. La romana tenterà l’assalto al podio nell’amata mass start, forte del terzo posto ottenuto in Coppa del Mondo a Minsk (Bielorussia) e dell’argento continentale ad Heerenveen (Olanda). La “Lollo” è molto cresciuta nelle specialità “classiche”, lo testimonia il bronzo europeo nei 3000 metri con record italiano annesso, ma è chiaro che in un contesto iridato le sue chance sono ancora limitate alla gara di gruppo. Opportuno aggiungere che i miglioramenti nelle distanze menzionate potranno esserle molto utili avendo come avversarie atlete del calibro della canadese Ivanie Blondin, della giapponese Nana Takagi e dell’olandese Irene Schouten (campionessa d’Europa a Heerenveen davanti a Francesca).

Un’altra possibilità di medaglia per gli azzurri è quella del team pursuit maschile. A Nur-Sultan (Kazakistan), in Coppa del Mondo, è arrivato un successo dal valore importante. Il terzetto formato da Andrea Giovannini, Nicola Tumolero e da Michele Malfatti si è imposto d’autorità davanti al Canada e alla Russia, consentendo al Bel Paese di ritrovare un successo in CdM che mancava dal 2005, quando il trio Donagrandi-Fabris-Sanfratello si impose nell’appuntamento di Torino, “proemio” ideale rispetto a quanto poi avvenuto nell’annata successiva, ovvero nelle Olimpiadi Invernali 2006. Indubbiamente squadre come Olanda, Russia, Canada, Norvegia e Giappone saranno complicate da battere, ma gli azzurri ci proveranno. Con lo stesso spirito verranno affrontati i 5000 metri da Davide Ghiotto, quarto nell’ultima uscita di CdM a Calgary (Canada), a un tiro di schioppo dal podio. Il veneto ha letteralmente sbriciolato il suo personale, migliorato di circa 4″, e si candida a un ruolo di primo piano, dove però l’olandese Patrick Roest quando è stato presente ha sempre vinto. In seconda fila, usando una terminologia motoristica, i russi Danila Semerikov e Alexander Rumyantsev meritano considerazione al pari dei canadesi Graeme Fish e Ted-Jan Bloemen.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: pagina facebook Francesca Lollobrigida

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