Formula 1
F1, il profilo basso Ferrari ed il diverso approccio ai Test di Barcellona: l’esperienza insegna
La nuova Ferrari che prenderà il via nel Mondiale di Formula Uno 2020 è stata finalmente svelata al mondo e quindi tutta l’attenzione della scuderia di Maranello si sposterà sul circuito del Montmelò, alle porte di Barcellona, per la sei giorni di test pre-stagionali che ci regaleranno il primo assaggio della nuova annata. Il primo cambiamento, tuttavia, non sarà il passaggio da otto a sei giorni di prove, né siamo ora in grado di sapere se dal 19 al 21 e dal 26 al 28 febbraio la nuova monoposto di Maranello sarà subito protagonista. Non avendo a disposizione la sfera di cristallo ci risulta assolutamente impossibile.
Di una cosa, tuttavia, siamo certi: il team con il Cavallino Rampante manterrà un profilo basso dopo questi test. Nessun proclama, nessun dato certo, nessun assioma. Tutto sarà da valutare con accuratezza e precisione e, soprattutto, andrà rimesso in discussione a Melbourne, il 15 marzo, con il Gran Premio di Australia che sancirà il via ufficiale alla nuova stagione.
Per quale motivo stiamo dicendo queste cose? La risposta è ovvia e scontata: è ancora nella nostra memoria l’andamento dei test di Barcellona 2019 e soprattutto, quello che successe dopo. Non guasta, ad ogni modo, ripercorrere i fatti. La prima settimana di prove sulla pista catalana mise in mostra una SF90 impeccabile e dominante, quasi a livelli impensabili. Nella seconda metà dei test, infatti, la Mercedes andò a rispondere, riportandosi nella scia della vettura tinta di rosso. Da quel momento in poi, ovvero fino all’esordio di Melbourne, il mondo si ribaltò. Le Frecce d’Argento iniziarono a razzo, centrando cinque doppiette consecutive, mentre le Rosse rimasero con un palmo di naso e tante parole sospinte via dal vento.
In questo 2020, quindi, siamo sicuri che anche se i risultati in pista saranno eclatanti, dalla Ferrari non arriveranno frasi ottimistiche o promesse di vittorie immediate. Il “pugno” preso dodici mesi fa è ancora ben nitido nella memoria e brucia ancora. Sebastian Vettel e Charles Leclerc erano pronti a dominare con la loro monoposto, invece ottennero briciole per lunghi mesi. Quest’anno l’auspicio di tutti è che questi scenari vengano ribaltati ma, come visto, mai prendere per oro colato ciò che si vede nei test, e soprattutto con una rivale come la Mercedes che sembra sempre giocare al gatto con il topo…
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse