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Golf, PGA Tour 2020: McIlroy-Koepka-Rahm, battaglia per il numero 1 al Genesis Invitational. Francesco Molinari nel field

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C’è in palio il numero 1 del mondo, attraverso un numero immenso di combinazioni, al Genesis Invitational, nome commerciale di quello che per decenni è stato il Los Angeles Open e che, da vent’anni, si tiene al Riviera Country Club di Pacific Pasalides, sempre in California. Agli albori del torneo appartengono i due maggiori vincitori, con 4 volte: lo scozzese Macdonald Smith e l’americano Lloyd Mangrum. Tra i tanti big trionfatori, si segnalano tre successi di Ben Hogan, Arnold Palmer e Bubba Watson, due di Phil Mickelson, Sam Snead e Tom Watson, uno di Nick Faldo, Ernie Els e Dustin Johnson. In quest’occasione a difendere il titolo è lo statunitense J.B. Holmes.

Rory McIlroy, Brooks Koepka e Jon Rahm: saranno inevitabilmente loro i grandissimi protagonisti della settimana: a pochi giorni dal ritorno del nordirlandese al numero 1 del ranking mondiale, l’americano che ha appena perso il primato e lo spagnolo che non l’ha mai posseduto vogliono subito mettergli pressione, rendendo così particolarmente atteso questo appuntamento, l’ultimo prima dell’evento che apre la stagione del WGC in Messico. Saranno presenti ben nove dei primi dieci giocatori dell’OWGR, tra cui naturalmente anche Tiger Woods. L’unico assente è Webb Simpson.

In gara anche Francesco Molinari, che non ha iniziato benissimo la stagione, con due tagli nei primi due tornei giocati: è uno dei nove giocatori compresi tra i primi cento (tra i quali c’è anche Andrea Pavan) a non aver ancora realizzato punti nel nuovo anno, e intanto la classifica ne risente, con la discesa al numero 24 del ranking. Il torinese, ad ogni modo, non ha mai amato questo evento, nel quale è stato tagliato per tre volte e ha come miglior risultato un 42° posto nel 2014.

Il percorso del torneo è il Riviera Course, un par 71 molto bello e che, per il PGA Tour, è lungo 6695 metri. Storicamente la buca nella quale arrivano più birdie è quella iniziale, mentre la più ostica è la 12 (un par 4), resa particolarmente difficoltosa dalla presenza a destra di un profondo bunker e a sinistra di un celebre albero, il Bogey’s Tree, che prende il nome dal leggendario attore Humphrey Bogart. L’ultima buca è tra le più riconoscibili nel PGA Tour, con un tee shot cieco e un anfiteatro naturale a circondare il green. Tutto l’evento sarà visibile in streaming su GolfTv, che detiene i diritti per l’Italia sul PGA Tour.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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