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Atletica, World Indoor Tour 2020: Larissa Iapichino 6.38 a Glasgow, Bogliolo cade, Jacobs 6.70. Tutti i risultati

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Non soltanto il Record del Mondo di salto con l’asta firmato da Armand Duplantis (6.18) in occasione della quinta tappa del World Indoor Tour, il circuito di meeting al coperto organizzati dalla Federazione Internazionale. A Glasgow (Gran Bretagna) erano presenti anche sei italiani.

Larissa Iapichino ha saltato 6.38 metri, un buon balzo per la giovane lunghista che si è fermata a due centimetri dal record italiano under 20 siglato settimana scorsa. Buona prova per la 17enne figlia di Fiona May che sta facendo esperienza in campo internazionale e ha assistito da vicino al dominio dell’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (6.90), l’azzurra si è fermata a 9 centimetri dal terzo gradino del podio occupato dalla britannica Kazmin Sawyers.

Marcell Jacobs ha corso in 6.70 nelle batterie dei 60 metri ma successivamente l’azzurro non è riuscito a migliorarsi, chiudendo la finale in settima posizione (6.76). L’italo-americano non è riuscito a ritoccare il suo personale di 6.69, lo statunitense Ronnie Baker ha vinto il duello col connazionale Michael Rodgers (6.50 contro 6.67). Massimiliano Ferraro si è fermato in batteria (6.75).

Alessia Trost non riesce ancora una volta a superare quota 1.90, abbattendo l’asticella nei tre tentativi a disposizione. La friulana si ferma così a 1.86, a tre centimetri dallo stagionale nella gara vinta dall’ucraina Yaroslava Mahuchikh anche se l’argento iridato non ha particolarmente brillato imponendosi con 1.93 e fallendo poi 1.97.

Luminosa Bogliolo è invece caduta a terra dopo aver colpito la prima barriera dei 60 metri ostacoli. L’azzurra sperava di migliorare il proprio personale di 8.02 e invece è volata a terra accusando anche un dolore al piede destro. La gara è stata poi vinta dalla bielorussa Alina Talay che ha sconfitto al foto-finish la statunitense Nia Ali (8.03 per entrambe), quinta l’italo-polacca Angelika Wegierska (8.32). Di seguito tutti gli altri risultati del pomeriggio in terra anglosassione.

60 METRI (FEMMINILE) – C’era grande atteso per il ritorno in gara di Shelly-Ann Fraser-Pryce che non si cimentava nelle indoor da quando conquistò il titolo iridato 2014, la giamaicana ha vinto in 7.16 battendo l’ivoriana Murielle Ahourè (7.22) e la connazionale Natasha Morrison (7.30).

60 METRI OSTACOLI (MASCHILE) – Il britannico Andrew Pozzi ha confermato il pronostico della vigilia imponendosi in 7.57, niente da fare per il kuwaitiano Yaqqub Al Youha (7.61) e il cipriota Milan Trajkovic (7.72).

400 METRI (MASCHILE) – Successo del giamaicano Akeem Bloomfield (46.20) che regola lo statunitense Obi Igbokwe (46.41) e il kuwaitiano Yousef Karam (46.49).

400 METRI (FEMMINILE) – Festeggia la britannica Jessie Knight (51.57) davanti alla polacca Justyna Swiety-Ersetic (51.68) e all’olandese Lisanne De Witte (53.25).

800 METRI (MASCHILE) – Il polacco Adam Kszczot non delude e primeggia in 1:46.24, alle sue spalle si sono piazzati il keniano Cornelius Tuwi (1:46.52) e il britannico Guy Learmonth (1:47.16).

1500 METRI (MASCHILE) – Tutto relativamente facile per il keniano Bethwell Birgen che trionfa in 3:36.22 davanti al polacco Marcin Lewandowski (3:37.13) e allo spagnolo Jesus Gomes (3:37.22).

1500 METRI (FEMMINILE) – Vince la britannica Jemma Reekie (4:04.07) davanti all’etiope Dawit Seyaum (4:04.24) e alla marocchina Rababe Arafi (4:05.72).

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: FIDAL/Colombo

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