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Biathlon, Dorothea Wierer: “Che vittoria! Ho pensato che anche l’argento sarebbe andato bene, poi ho cambiato idea”

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Il Mondiale casalingo di Dorothea Wierer sta assumendo connotati leggendari. La padrona di casa si è messa al collo il secondo oro di questa rassegna iridata 2020 di biathlon ad Anterselva ed si immerge sempre più nella leggenda dello sport italiano a tutto tondo col terzo successo della carriera in un campionato del mondo.

Al termine dell’individuale femminile terminata davanti alla tedesca Vanessa Hinz e alla norvegese Marte Olsbu Røiseland, l’azzurra si è concessa ai media italiani rinnovando la propria gioia per un successo che nasce anche dalla serenità trovata dopo le emozioni di domenica: “Sono molto felice di aver vinto questa gara anche perché non ho iniziato nel migliore dei modi con gli errori nelle prime serie, ma sapevo che le condizioni erano difficili soprattutto col vento. Ho mantenuto la calma perché mi sentivo sicura di me stessa sugli sci ma all’ultimo poligono un po’ ho tremato. Quando sono uscita con 2″ di vantaggio ho capito che potevo davvero farcela”. 

Il tracciato è rimasto competitivo nonostante il pettorale di partenza sia stato più alto rispetto a quanto l’azzurra si era auspicata scegliendo il secondo gruppo: “Non sapevo se la scelta del pettorale fosse stata corretta, per fortuna la pista non si è rallentata ma in ogni caso io preferisco partire davanti. L’ultimo giro è stato duro, non sapevo quanto avesse spinto Hinz e sono rimasta senza informazoni perché c’era troppo rumore che copriva i tecnici. Ho gestito al meglio, spingendo fin da subito ma lasciando un po’ di forze per la fine dove ho davvero dato tutto”.

Un trionfo davvero speciale, diverso da quello ottenuto nell’inseguimento: “Domenica è stato molto emozionante, perché arrivare allo stadio per prima mi ha permesso di godermi di più l’ultimo giro ed è stato tutto magico. Oggi c’è stata più sofferenza perché è stata una vera battaglia fino all’ultimo metro. A un certo punto ho pensato che l’argento mi sarebbe anche bastato ma subito dopo, parlando con me stessa, ho deciso che non era così. Da quando ho vinto l’inseguimento sono molto più libera, mi sono tolta i pesi dallo stomaco e l’agitazione dei primi giorni è passata. Mi sono goduta questa gara sapendo che la mia forma era tornata al top sia sugli sci che al tiro”.

La regina del biathlon sta contribuendo pesantemente a portare la disciplina nel cuore della gente grazie ai suoi risultati e ne è consapevole: “Mi fa piacere che le mie imprese contribuiscano a far parlare del biathlon, è uno sport appassionante e incerto fino all’ultimo metro e non tutti  sono così. Il tifo di Anterselva oggi mi ha dato una carica in più ma c’erano anche tanti tedeschi che hanno reso l’atmosfera un po’ particolare (ride, ndr). In ogni caso devono essere felici anche loro perché hanno due medaglie al collo. Adesso possiamo essere tutti soddisfatti, non solo io ma anche i tecnici che si fanno un bel mazzo per permettermi di essere a questi livelli”. 

Una battuta finale sulla single mixed di giovedì, al quale Wierer non è sicura di partecipare: “Adesso vediamo cosa scelgono gli allenatori, mi piacerebbe farla perché sto bene ma sta a loro decidere perché tre gare sono ancora tante e le decisioni le prendono i capi”.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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