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Atletica, RIVOLUZIONE: corsa campestre alle Olimpiadi!?

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Potrebbe arrivare una nuova rivoluziona nel Mondo dell’atletica leggera. La IAAF, la Federazione Internazionale, ha tra i propri obiettivi quello di riportare la corsa campestre (il cross) alle Olimpiadi!

 

I piani alti ne hanno discusso a lungo domenica a Belgrado dove si sono svolti i Campionati Europei e sono d’accordo nello spingere sull’acceleratore per convincere il CIO a fare il passo decisivo.

Un eventuale inserimento della disciplina all’interno del programma a cinque cerchi consentirebbe di dare più dignità alla stessa, di considerarla alla pari delle gare in pista e/o su strada e la risolleverebbe dal grigiore in cui ormai sembra essere affondata.

Al vaglio ci sarebbero anche degli studi per rendere più attrattiva la specialità, come il rendere più accidentati i terreni per tornare allo spirito del classico cross country e per stimolare le capacità di adattamento dei corridori (cosa non emersa assolutamente in Serbia).

 

La corsa campestre è assente dalle Olimpiadi di Parigi 1924 quando si impose il finlandese Paavo Nurmi (Carlo Martinenghi fu settimo), ma in quell’occasione si ritirarono ben 23 concorrenti sui 38 partenti a causa della durezza del percorso e di un caldo torrido che costrinse molti atleti al ricovero in ospedale. Da quel momento si decise di cancellare la disciplina dal programma a cinque cerchi.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Gabriele

    12 Dicembre 2013 at 11:18

    Vorrei aggiungere un aspetto a quanto riportato: da tempo si parla di rivoluzionare il programma dei Giochi OLimpici Invernali, attraverso l’introduzione di discipline sportive facentin parte del programma delle Olimpiadi estive: il cross per l’atletica ma anche il ciclocross per il ciclismo e magari il nuoto in vasca da 25 metri. Ciò a detta di alcuni dirigenti del Cio potrebbe aprire le Olimpiadi invernali a Paesi che non hanno spazi e interesse (ad esempio gli africani). Il freno finora è venuto dal fatto che il calendario sportivo andrebbe così infittendosi ancora di più e soprattutto che le Olimpiadi invernali si svolgono in città e impianti che non hanno una recettività forte (logistica e non solo) come quella delle Olimpiadi estive. Staremo a vedere

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