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Editoriali

Lavoro e coronavirus. Il cuore spezzato e la mente ai nostri fratelli

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Cari amici di OA Sport,

stiamo vivendo giorni drammatici, con la paura che si è ormai insinuata nelle nostre case. L’epidemia del covid-19, alias coronavirus, sta rapidamente divampando nelle Regioni di Lombardia e Veneto e, a dispetto delle dichiarazioni di circostanza da parte delle Istituzioni, si fatica a credere che possa realmente venire arginata, isolata e contenuta in tempi brevi.

E’ con profonda tristezza che abbiamo approcciato una giornata lavorativa in cui è impossibile far finta di niente. Lo sport è la nostra e la vostra passione. Continueremo con professionalità a tenervi aggiornati su tutto quanto accade nel panorama nazionale ed internazionale a 360 gradi. Eppure un pensiero ci assilla, erode le nostre anime: che cos’è lo sport di fronte a simili disgrazie? Non c’è svago che tenga di fronte al male che si sta subdolamente annidando nella nostra Patria e che potrebbe coinvolgere amici, parenti e noi stessi.

Con il cuore spezzato cerchiamo di farci forza, ma la mente è rivolta costantemente ai nostri fratelli colpiti dal virus: l’auspicio è di non dover piangere altri morti e che il nostro Sistema Sanitario Nazionale riesca in qualche modo a reagire. Ci è sembrato opportuno aggiornare voi, cari lettori, con delle notizie in tempo reale relative al contagio, consapevoli di quanto lo sport passi in secondo piano in momenti di tale angoscia.

Un saluto sportivo

Federico Militello
Direttore OA Sport

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