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Superbike
Superbike, GP Australia 2020: Toprak Razgatlioglu vince una spettacolare Gara-1, subito fuori Jonathan Rea
Uno scatenato Toprak Razgatlioglu (Yamaha) ha vinto Gara-1 del Gran Premio di Australia, prima tappa del Mondiale 2020 della Superbike, al termine di una manche che ha regalato emozioni davvero a pioggia. Nello splendido scenario del circuito di Phillip Island, i colpi di scena non sono mancati, sin dai primi metri, con il campione del mondo Jonathan Rea (Kawasaki) che finisce nella ghiaia dopo pochi giri, quindi con una battaglia per il successo che ha regalato i primi 25 punti del campionato. Davanti a tutti, quindi, chiude il il ventitreenne turco, al terzo successo in carriera, con una manciata di millesimi (appena 7) sul britannico Alex Lowes (Yamaha) 34 sul suo connazionale Scott Redding (Ducati) e poco più di un decimo sull’olandese Michael van der Mark (Yamaha).
Quinta posizione per il britannico Leon Haslam (Honda) a 3.9 secondi, sesta per lo spagnolo Alvaro Bautista (Honda) a 4.4 dopo una bella rimonta, settima per il francese Loris Baz (Yamaha) a 4.4, ottava per il britannico Chaz Davies (Ducati) a 11.8 e mai nel vivo dell’azione, mentre completano la top ten il suo connazionale Tom Sykes (BMW) a 11.9 e il nostro Michael Ruben Rinaldi (Ducati) decimo a 11.9. Conclude dodicesimo Federico Caricasulo (Yamaha) a 20.7.
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LA GARA
Allo spegnimento dei semafori il miglio scatto è quello di Jonathan Rea che brucia tutti i rivali e imbocca per primo curva 1. Il nord-irlandese inizia subito a spingere ma alle sue spalle Tom Sykes non molla e, anzi, lo attacca alla Lukey Heights (curva 9) in maniera molto decisa. Il campione del mondo, suo malgrado, perde la giusta direzione ed è costretto a finire nella ghiaia, ma per sua fortuna e bravura, riesce a mantenere il controllo della sua moto senza cadere. Jonathan Rea rientra in corsa in ultima posizione a 8 secondi dalla vetta ed a 4 dalla penultima posizione e, a questo punto, inizia una rimonta rabbiosa.
Nel breve volgere di un paio di giri il portacolori della Kawasaki riprende il gruppo a suon di tempi record e inizia una bella serie di sorpassi. Dopo aver superato anche il nostro Federico Caricasulo (in maniera molto decisa alla curva Stoner) cerca di infilare all’esterno di curva 8 anche Michael Ruben Rinaldi, ma osa troppo, la moto va in rotazione e per Jonathan Rea la caduta è inevitabile. Il Mondiale 2020 si apre, quindi, con una prima grande sorpresa e uno “zero” davvero pesante per il cinque volte iridato.
A questo punto la gara vede un gruppetto di testa comprendente Tom Sykes, Scott Redding, Toprak Razgatlioglu, Michael van der Mark, Alex Lowes e Leon Haslam prendere il largo, con Alvaro Bautista che, a sua volta, risale posizione su posizione con la sua Honda fino alla sesta piazza, per un finale che, come sempre sulla pista australiana, appare imprevedibile con attacchi e sorpassi fino all’ultimo metro. Il primo a cedere è Tom Syjes, seguito da Leon Haslam, per cui rimangono in quattro a giocarsi il gradino più alto del podio. Tutto si decide davvero in extremis, con Toprak Razgatlioglu che gestisce l’ultimo giro al comando, affronta la curva conclusiva in vetta, mentre nella sua scia Alex Lowes infila Michael van der Mark e tutti e tre arrivano quasi all’unisono sul traguardo. Per pochi millesimi il turco mantiene il comando e precede il portacolori della Kawasaki e Scott Redding che a sua volta beffa l’olandese.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo