Ciclismo
Ciclismo, i promossi e rimandati della settimana. Nibali già in forma, super Deceuninck Quick-Step, ma Moscon…
Settimane ormai sempre più intense per quanto riguarda il ciclismo internazionale. Iniziate, oltre alle mini corse a tappe, anche le classiche in Belgio. Si fa sul serio: ci avviciniamo alla primavera. Andiamo a scoprire i promossi e i rimandati nella settimana.
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Promossi
Adam Yates: suo l’UAE Tour, che è stato fermato in anticipo a causa del Coronavirus. Il britannico se l’è conquistato sulla strada, dominando in salita. La prima scalata a Jebel Hafeet è stata davvero spettacolare, un dominio assoluto, con gli avversari costretti ad inseguire a grande distanza. Poi la gestione nella seconda ascesa per il capitano della Mitchelton-SCOTT che ha dimostrato un super stato di forma.
Deceuninck Quick-Step: le vittorie in stagione sono già 14, come al solito pronto ad abbattere ogni record il Wolfpack. Nel week-end tra sabato e domenica due capolavori firmati da Remi Cavagna, al Faun-Ardèche Classic, e Kasper Asgreen, alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Soprattutto il successo del danese in Belgio ha un grandissimo valore: al Nord lo squadrone belga sta già dando spettacolo.
Jasper Stuyven: sarà l’anno del definitivo salto di qualità per il belga della Trek-Segafredo? Nel frattempo è arrivato il primo successo in una classica World Tour, con il trionfo di sabato alla Omloop Het Nieuwsblad. Condizione già importante: se dovesse tenere questo passo tra Fiandre e Roubaix potrebbe far saltare il banco.
Vincenzo Nibali: siamo solo a marzo, ma la forma dello Squalo è straripante. Nelle due classiche francesi, Faun-Ardèche Classic e Royal Bernard Drome Classic, il nuovo acquisto della Trek-Segafredo è andato sempre all’attacco sfiorando il successo nella prova di domenica. Prontissimo per i prossimi appuntamenti.
Rimandati
Organizzatori UAE Tour: va bene la prudenza, ma così si esagera. Un caos per il Coronavirus, con due presunti casi (tra addetti ai lavori, non corridori), la corsa fermata in anticipo, i tantissimi controlli e poi la scoperta di tutte negatività.
Gianni Moscon: “Why always me?”. Una maglia portata qualche stagione fa da Mario Balotelli recitava questa frase. Il ciclista trentino ne combina un’altra delle sue, scagliando, nella foga dopo una caduta, una bicicletta su un avversario. Per lui la squalifica, forse anche esagerata.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Trek