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Giro d’Italia 2020 a rischio coronavirus? L’incubo può materializzarsi: mancano 2 mesi, ma gli stranieri hanno paura…

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Il Giro d’Italia 2020 è seriamente a rischio cancellazione a causa del coronavirus? Mancano due mesi alla Corsa Rosa che scatterà il prossimo 9 maggio da Budapest, c’è tutto il tempo perché il nostro Paese esca dall’emergenza delle ultime settimane ma di certo non si possono dormire sonni tranquilli: l’Italia sta attraversando un periodo estremamente difficile, il numero dei morti e dei contagi sale purtroppo giorno dopo giorno, l’auspicio è che le misure ampiamente restrittive attuate dal Governo producano un effetto a breve termine contenendo così la diffusione dell’epidemia. Nella giornata odierna è arrivata la notizia della cancellazione di Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico, Strade Bianche proprio a causa del COVID-19, per salvaguardare la salute pubblica il decreto governativo ha previsto la disputa di eventi sportivi soltanto a porte chiuse e il tentativo disperato di RCS Sport di mettere comunque in piedi i tre eventi si è concluso con un nulla di fatto.

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Il Giro d’Italia potrebbe essere a rischio se la situazione non dovesse migliorare nelle prossime settimane. L’incubo può seriamente materialiazzarsi e sarebbe qualcosa di storico perché l’ultima edizione della Corsa Rosa a non essere disputata fu quella del 1945 a causa della Seconda Guerra Mondiale (si rimase fermi per tutto il lustro bellico, l’ultimo a gioire prima di finire sotto le armi fu Fausto Coppi nel 1940). Si partirà dalla capitale dell’Ungheria con una cronometro individuale, poi si rimarrà in terra magiara per due frazioni riservate ai velocisti e successivamente si tornerà in Italia ripartendo dalla Sicilia per risalire lo Stivale. Ipotizzando che si riesca a scendere in strada per la corsa a tappe di tre settimane, è comunque da capire quale sarà il parterre perché molti stranieri hanno paura a venire nel nostro Paese come è emerso negli ultimi giorni: tanti big potrebbero disertare e questo muterebbe notevolmente il livello tecnico dell’evento a cui aveva già annunciato di partecipare, tra gli altri, Vincenzo Nibali.

La speranza è che il coronavirus si plachi (e l’arrivo del caldo potrebbe essere un beneficio), che si torni alla vita di tutti i giorni e che il Giro d’Italia possa allietare tutti gli appassionati nel cuore della primavera, riportando gli italiani in strada senza l’affanno e le difficoltà di questi giorni difficili, i più complicati degli ultimi venti anni alle nostre latitudini.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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