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Sport italiano, il Coni ferma tutte le competizioni fino al 3 aprile. Ora il decreto del Governo

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Lo sport italiano si ferma completamente fino al 3 aprile. Il Coni e le principali Federazioni si sono infatti ritrovate a Roma per una riunione straordinaria durata quasi tre ore. Alla fine la decisione si è rivelata unanime: “Sospese tutte le attività sportive ad ogni livello sul territorio nazionale“. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha però chiesto al Governo un decreto legge che possa superare quello attuale a livello di validità. Inoltre ha già informato dell’esito della riunione il Ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ed il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

La decisione riguarda solo le competizioni entro i confini dello Stivale, dunque sono esclusi gli eventi internazionali. E’ proprio il Coni a precisarlo: “Le competizioni a carattere internazionale, sia per i club sia per le nazionali, non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni odierne“.

Considerando il grave stato di emergenza del Paese, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha indetto una riunione straordinaria in Sala Giunta con le Federazioni degli Sport Professionistici (Calcio, Pallacanestro, Golf e Ciclismo) e degli Sport di Squadra (Baseball, Softball, Handball, Pallanuoto, Pallavolo, Rugby, Hochey Ghiaccio, Hockey Prato, Hockey a Rotelle, Football Americano, Cricket e Palla Tamburello). All’incontro sono state invitate anche le due Federazioni di servizi (Medici Sportivi e Cronometristi). I Presidenti impossibilitati a presenziare di persona si sono collegati via Skype.

Lo sport italiano, dunque, si ferma almeno fino al 3 aprile. La stragrande maggioranza dei Campionati andranno dunque verso una inevitabile cancellazione, con tanto di scudetti non assegnati. Inevitabile nell’epoca più drammatica per l’Italia e per il mondo dalla Seconda Guerra Mondiale.

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Foto: Lapresse Fabio Ferrari

 

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