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F1, Mondiale 2020: le 10 squadre ai raggi X e l’ipotetica griglia di partenza in vista del GP d’Australia. Ferrari dietro Mercedes e Red Bull?

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Dopo oltre tre mesi di pausa, sta per ricominciare lo spettacolo della Formula 1. Il Mondiale 2020 partirà questo fine settimana a Melbourne con il Gran Premio d’Australia, in cui tutti i team dovranno svelare tutte le proprie carte mostrando così l’effettivo potenziale a disposizione delle monoposto. I test invernali hanno fornito comunque delle indicazioni interessanti che ci consentono di stilare un‘ipotetica griglia di partenza alla vigilia del Mondiale 2020:

MERCEDES: Le Frecce d’Argento partono chiaramente con i favori del pronostico, alla luce del dominio delle ultime sei stagioni e degli ottimi riscontri raccolti ai test dal punto di vista della prestazione. La W11 ha sbalordito tutti con l’innovativo DAS System (volante mobile) e con diverse novità utili per limare i pochi punti deboli della passata stagione (velocità sul dritto in primis), mettendo in evidenza un potenziale devastante sul giro secco e sul passo. L’unica incertezza è legata all’affidabilità della power-unit, che ha costretto la scuderia di Stoccarda a modificare il programma di lavoro durante i test.

RED BULL: Il team di Milton Keynes, terzo nello scorso campionato costruttori, si propone come seconda forza del Mondiale alla vigilia del weekend inaugurale di Melbourne. La RB16, nel corso dei test di Barcellona, è stata molto veloce e abbastanza affidabile tra le mani di un Max Verstappen in grandissimo spolvero e consapevole di aver effettuato un ulteriore salto di qualità in diverse aree della vettura. La Mercedes è ancora un gradino (o due) più in alto, ma i progressi del motore Honda hanno consentito il sorpasso su Ferrari.

FERRARI: La scuderia di Maranello è uscita dai test invernali con molti dubbi ed una consapevolezza, quella di essere alle spalle degli avversari diretti in termini di performance. La Rossa ha lavorato per trovare un maggior carico aerodinamico (riuscendoci), ma per farlo ha dovuto sacrificare il punto di forza principale della scorsa stagione: la velocità massima in rettilineo. La SF1000 sembra però più versatile e gentile sulle gomme, perciò ci può essere margine di sviluppo nel corso del campionato.

RACING POINT: La grande rivelazione del pre-campionato. Passo avanti enorme per il team gestito da Lawrence Stroll, che può puntare almeno inizialmente al quarto posto nel Mondiale costruttori grazie al potenziale di una RP20 praticamente identica alla Mercedes del 2019. Sergio Perez ha impressionato in particolare sul giro secco, insidiando addirittura le Ferrari, mentre sul passo gara le prestazioni sono ancora lontane dai top team.

MCLAREN: La scuderia di Woking è migliorata rispetto alla fine della scorsa stagione, ma non sarà facile confermarsi la quarta forza del campionato alla luce dell’esplosione della Racing Point. Carlos Sainz e Lando Norris rappresentano una coppia di piloti molto interessante e veloce, inoltre c’è margine di sviluppo nel corso dell’anno per tenere a bada Renault andando all’attacco di Racing Point per il quarto posto.

RENAULT: Dopo quattro giornate abbastanza deludenti e preoccupanti, la casa francese è salita di colpi nelle ultime 16 ore dei test catalani trovando alcuni acuti di rilievo specialmente con i time-attack di Daniel Ricciardo. Sul giro secco il livello sembra paragonabile a quello di McLaren, mentre dal punto di vista della costanza di rendimento sui long-run urge una crescita per poter stare davanti al midfield.

ALHATAURI: In questa zona della griglia, i valori in campo sono molto vicini ed è complicato stabilire l’ordine esatto dei vari team in classifica. L’ex Toro Rosso ha destato una buonissima impressione a Barcellona, concentrandosi quasi esclusivamente sui long-run e senza andare a caccia della prestazione pura. Il progetto tecnico sembra competitivo ed i piloti hanno trovato subito un buon feeling con la vettura, ma non sarà assolutamente semplice replicare i due podi del 2019.

HAAS: I test sono stati negativi, a causa di alcuni problemi di affidabilità e di un paio di errori di guida dei piloti che hanno rallentato il programma di lavoro specialmente nella prima settimana. Negli ultimi due giorni il team americano ha messo in mostra un buon potenziale sul giro secco, ma quest’anno sarebbe davvero una grande sorpresa ritrovare Grosjean e Magnussen nelle prime quattro/cinque file della griglia in Australia.

ALFA ROMEO: La scuderia di Arese non ha destato una buona impressione al Montmelò e sembra destinata a navigare nelle zone basse della classifica almeno nella prima parte di stagione. Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi hanno fatto davvero tanta fatica in particolar modo nella gestione delle gomme sulla lunga distanza, naufragando dopo pochi giri su tempi altissimi senza riuscire a tenere il passo delle varie Renault, AlphaTauri e Haas.

WILLIAMS: Ultimo posto in griglia (alla vigilia del Mondiale) ma prospettive e obiettivi ben diversi rispetto all’inizio della scorsa stagione. Lo storico team britannico ha compiuto un netto miglioramento durante l’inverno ed è ormai riuscito a raggiungere la coda del gruppo, con l’obiettivo di dare fastidio in determinate condizioni ad Alfa Romeo e Haas grazie ad un tandem di piloti giovani formato da George Russell e Nicholas Latifi.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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