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Oltre Cinquecerchi
Autocertificazione coronavirus: già oltre 2000 denunce da parte di Vigili e Carabinieri per mancato rispetto della zona rossa
Italiani, popolo creativo e un po’ sregolato? Forse un po’ sì. In questi giorni di quarantena rigida per l’emergenza Coronavirus ben presente nel nostro Paese, i cittadini hanno fatto fatica a comprendere quali siano le regole da seguire dell’ultimo decreto governativo.
Secondo quanto è stato stabilito, gli spostamenti di ognuno dovranno essere motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Tutte queste informazioni dovranno essere inserite all’interno di un’autocertificazione da portare con sé e mostrare in caso di controllo da parte delle autorità competenti. Essa, come specificato nel Dpcm, è necessaria per qualunque tipo di spostamento, anche quotidiano nel territorio nazionale, all’interno e al di fuori del proprio comune di residenza o domicilio. Pertanto, anche andando a piedi, il soggetto dovrà esibirla.
Il modulo può essere scaricato dal sito del Viminale o fornito dagli operatori di Polizia e sul documento ci dovrà essere la firma del diretto interessato e di uno degli operatori citati. Sarà necessario indicare una di queste quattro motivazioni:
1) comprovate esigenze lavorative;
2) situazioni di necessità;
3) motivi di salute;
4) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Sono state, dunque, 2.162 le persone denunciate fino ad ora per violazione delle restrizioni previste, secondo quanto è stato pubblicato dal Viminale sul sito del ministero. 106.659 i cittadini complessivamente controllati, mentre le verifiche negli esercizi commerciali ammontano a 18.994. Tra i denunciati ci sono stati anche 113 titolari di esercizi commerciali, mentre 35 hanno indicato nell’autocertificazione motivi non veri per gli spostamenti, andando incontro a conseguenze penali ancora più gravi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse