Boxe
Boxe, Cammarelle sulla sospensione del preolimpico: “Non doveva iniziare il torneo. Squadra sconvolta”
Un tre volte medagliato olimpico (d’oro a Pechino 2008), con una situazione mai vista ovviamente nella sua carriera. A parlare, subito dopo lo stop alle competizioni (che sarà ufficiale da stasera) nel preolimpico di Londra per la boxe è Roberto Cammarelle, team manager della Nazionale italiana.
Le sue parole all’ANSA: “La notizia ha sconvolto la squadra, sia per chi è già uscito che probabilmente vedrà ancora di più allungarsi i tempi per il torneo di ripescaggio, sia per chi è ancora in gara perché sente di attraversare quel momento giusto per potercela fare. Lasciare Londra ci dispiace enormemente perché abbiamo fatto un grosso sacrificio per essere qui, e tornare a casa adesso è un po’ come vanificare i nostri sforzi”.
Prosegue: “Gli incontri effettuati finora sono validi, i sorteggi sono confermati: appena la situazione di crisi lo permetterà, verrà organizzato un altro torneo per i 16 atleti rimasti in gara di tutte le categorie. Noi ci saremo con tutte e cinque le ragazze e, in attesa di Mangiacapre, con due ragazzi. Volevamo rischiare per portare a casa un bel risultato”.
Ad intervenire è anche il presidente della federazione pugilistica italiana, Vittorio Lai: “Una sospensione sacrosanta, visto l’evolversi della situazione del Covid-9. A mio avviso, il torneo non avrebbe dovuto cominciare, perché dal 3 marzo, giorno in cui è arrivato il nostro team a Londra, al 14, giornata inaugurale del torneo, si era capito che l’emergenza Coronavirus avrebbe varcato la Manica e infestato il Regno Unito. Ci siamo subito attivati per far tornare sani e salvi e al più presto i nostri ragazzi in Italia”.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: FPI