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Autocertificazione covid-19: quando posso uscire di casa e quali sono le situazioni di necessità. La guida completa

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Il modulo di autocertificazione Covid-19 è cambiato (clicca qui per i dettagli), ma le indicazioni dettate dal Governo italiano nell’ultimo decreto restano sostanzialmente intatte. L’obiettivo è sempre quello di contenere la diffusione del virus permettendo ai cittadini del Bel Paese di uscire di casa solo se strettamente necessario. È consentito uscire per motivi di lavoro, di salute (visite improrogabili o terapie) e per ragioni di stringente necessità. Ricordiamo che le misure adottate dal Governo sono in vigore da martedì 10 marzo fino a venerdì 3 aprile. Andiamo dunque a capire meglio quando è possibile uscire di casa e quali sono le situazioni di necessità.

QUANDO POSSO USCIRE DI CASA?

Uscire di casa è consentito soltanto in tre casi: per andare a lavoro, per ragioni di salute o per situazioni di necessità, come ad esempio l’acquisto di beni alimentari.

POSSO USCIRE PER COMPRARE BENI DIVERSI DAGLI ALIMENTI?

Sì, ma solo in caso di stretta necessità. Il ministero dell’Interno specifica che l’uscita è consentita “unicamente per l’acquisto di beni legati a esigenze primarie e non rimandabili”.

POSSO PORTARE A SPASSO IL CANE?

Sì, uscire con il cane è consentito. Naturalmente tali uscite vanno limitate alla gestione quotidiana delle esigenze fisiologiche dell’animale e a eventuali controlli veterinari. Attenzione anche a rispettare la distanza interpersonale di un metro.

POSSO ANDARE A CORRERE AL PARCO?

Sì. L’attività motoria e lo sport praticati in spazi aperti sono ammessi. Occorre tuttavia rispettare la solita norma sulla distanza ed evitare assembramenti.

POSSO ANDARE A MANGIARE DA PARENTI O AMICI?

No, è vietato. Non si tratta, spiega il Viminale, di uno spostamento necessario e per questo motivo non rientra tra quelli ammessi.

POSSO ANDARE A TROVARE I MIEI CARI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI?

Sì, è consentito. Occorre però prestare attenzione a non rappresentare un pericolo per gli anziani, la fascia maggiormente vulnerabile al virus.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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