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Controllo dei cellulari per verificare che gli italiani stiano a casa? L’ipotesi per evitare le uscite immotivate

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L’Italia è in piena emergenza coronavirus, il Governo ha più volte intimato i cittadini a restare in casa e a uscire solo per acclarati motivi di lavoro, salute e di necessità ma purtroppo non tutti gli italiani stanno rispettano scrupolosamente le direttive. Si cercano spesso escamotage per fare passeggiate, per spostarsi da un luogo all’altro, per infrangere le regole e questo aumenta indubbiamente la possibilità di contagio: il rischio che l’emergenza duri ancora a lungo e che la “zona rossa” si protragga ben oltre il 3 febbraio è estremamente concreto. Si sta già pensando di vietare qualsiasi attività motori all’aria all’aperta e di adottare altre misure restrittive, tra questi ci potrebbe essere il monitoraggio delle celle telefoniche per verificare che davvero gli italiani siano tra le mura domestiche.

MONITORAGGIO DEI CELLULARI: PER NON USCIRE DI CASA IN EMERGENZA CORONAVIRUS

La Regione Lombardia ha effettuato un monitoraggio in collaborazione con le compagnie telefoniche di rete mobile per verificare gli spostamenti al di fuori della cella telefonica di riferimento e ha notato che gli spostamenti si sono ridotti soltanto del 60%: è vero che tante persone si muovono effettivamente per lavoro ma i numeri sembrano essere decisamente alti. Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia, è stato molto chiaro nel corso di una diretta Facebook: “È necessario stare a casa il più possibile. Il 40% non è un dato sufficiente per dire che riusciamo a contenere nel miglior modo possibile il virus“.

Questa misura potrebbe essere adottata effettivamente a livello nazionale ed essere utilizzata per punire gli italiani che si muovono di casa senza motivi provati? Per motivi di privacy è tutt’altro che semplice ma non è un’ipotesi da scartare a priori. Staremo a vedere quali provvedimenti verranno effettivamente presi dal Governo.

stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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