Emergenza coronavirus: vietato passeggiare e andare in bicicletta? In Emilia-Romagna e Campania è già così, presto misure in tutta Italia?

L’Italia è in piena emergenza coronavirus, il Governo ha varato misure ampiamente restrittive per contenere il contagio e saranno attive almeno fino al 3 aprile (la proroga sembra scontata). Molte persone, però, sono purtroppo indisciplinate e non stanno rispettando l’obbligo di restare in casa e di uscire soltanto per motivi di lavoro, ragioni di salute o casi di stringente necessità. Ci si approfitta della situazione e si esce dalle mura domestiche per praticare attività fisica, per andare in bicicletta o per correre, generando importanti assembranti in parchi o in luoghi generalmente poco affollati. Intanto crescono i contagi, aumenta il numero dei morti e la situazione in tutto il Paese è estremamente complicata.

C’è la concreta possibilità che si passi a misure ancora più restrittive, come una riduzione dei trasporti, un’apertura ancora più limitata dei negozi e al totale impedimento dell’attività motoria all’aria aperta. Il divieto di passeggiate e biciclettate all’aria aperta è già operativo in Campania e in Emilia Romagna: nel primo caso il Governatore Vincenzo De Luca aveva varato questa restrizione il 13 marzo e il Tar Regionale gli ha dato ragione perché la sua interpretazione del decreto è corretta e l’ordinanza è legittima perché legata all’elevato rischio di contagio; nel secondo caso il Governatore Stefano Bonaccini ha firmato ieri sera un’ordinanza tramite la quale si dispone la chiusura di parchi e giardini pubblici, l’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per ragioni di lavoro, salute o stringente necessità mentre per le attività motorie e per le uscite con gli animali si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione. Questi divieti potrebbero essere presto applicati in tutta Italia!

stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse