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Autocertificazione coronavirus: come scaricarlo e cosa cambia con le nuove restrizioni

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C’era attesa per la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte. Si attendevano ulteriori restrizioni al termine di una giornata molto negativa per il Bel Paese, guardando al numero di contagi e di morti, parametro quest’ultimo dove si è registrato un nuovo record (793). Per questo motivo, il Presidente del Consiglio ha deciso di: “Chiudere tutte le aziende non strategiche. Ok a servizi postali, assicurativi, finanziari, ai trasporti. I supermercati rimarranno aperti“.

Che cosa cambia ai fini dell’autocertificazione? Il modello è disponibile sul sito del Governo al seguente link, ma si può stampare anche seguendo il link posto a fine articolo. Non è obbligatorio portare con sé il modello, saranno gli operatori di Polizia, Vigili o Carabinieri a consegnare il documento al cittadino fermato al posto di blocco, che dovrà compilarlo e firmarlo. E’ chiaro che avere già un modulo compilato con sé, stampato e compilato a casa, velocizzerà i tempi.

Sarà cura del diretto interessato dichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste nell’articolo 1, comma 1 del DPCM dell’8 marzo 2020, ovvero bisogna enunciare di non essere positivi al Covid-19 e di non essere in quarantena, inoltre l’autocertificazione sarà controfirmata anche dall’operatore di Polizia, Vigili o Carabinieri. Pertanto, gli spostamenti a piedi, in bicicletta ed in macchina sono consentiti per le sole quattro motivazioni seguenti:

  • Comprovate esigenze lavorative.
  • Situazione di necessità.
  • Motivi di salute.
  • Rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.

LE SANZIONI

Il richiamato articolo 650 del Codice Penale è il seguente: “Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206“. Tutto ciò, sempre che non si configuri un reato più grave, ipotesi descritta nell’articolo 452 del Codice Penale, che punisce i delitti colposi contro la salute pubblica, con reclusione da 3 anni a 12 anni.

Alcune categorie hanno a disposizione i modelli preparati dall’ordine professionale di appartenenza, ma tutti i cittadini possono tranquillamente utilizzare il documento messo a disposizione dalle autorità. In caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale però si incappa nell’articolo 483 del Codice Penale, che è il seguente: “Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni. Se si tratta di false attestazioni in atti dello stato civile la reclusione non può essere inferiore a tre mesi“.

CLICCA QUI PER SCARICARE L’AUTOCERTIFICAZIONE

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse 

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