Rugby
Rugby, Paolo Garbisi: il mediano di apertura che potrebbe risolvere qualche problema all’Italia
Il rugby in tutto il mondo si è fermato a causa dell’esplodere dell’epidemia di Covid-19 e non si sa quando, e come, la palla ovale tornerà a rotolare sui campi. Chiusi in anticipo, con scudetto non assegnato, i campionati italiani, sospeso il Guinness Pro 14, rinviati alcuni match del Sei Nazioni – si teme ora anche per i test match estivi, che avrebbero visto l’Italia giocare in Argentina, USA e Canada. Ma, secondo alcune voci, anche i test di novembre sono a rischio e, dunque, l’Italrugby rischia di tornare in campo solo nel 2021.
Uno stop pesante, che non aiuta certo lo spettacolo e, ancor meno, le casse (già traballanti) della Federazione. Uno stop che, però, potrebbe anche veder emergere da qui ai prossimi impegni azzurri alcuni giovani che quest’anno si sono già distinti nel Sei Nazioni Under 20. Giocatori che stanno crescendo nel Top 12 italiano, ma pronti già da settembre a fare il grande salto in Guinness Pro 14. E il nome più atteso è sicuramente quello di Paolo Garbisi.
Nato a Venezia il 26 aprile 2000, 183 cm per 93 kg, Garbisi è un mediano d’apertura di assoluto livello tecnico e tattico. Giocatore imprevedibile, si destreggia benissimo sia nel gioco alla mano sia in quello al piede, senza disdegnare neanche folate individuali tra le difese avversarie. Cresciuto nelle giovanili del Mogliano, ha esordito nel massimo campionato con ancora i 18 anni da compiere e subito si è fatto notare. Passato a inizio di questa stagione al Petrarca Padova, l’apertura si è immediatamente ritagliata un ruolo da protagonista, partendo otto volte titolare, marcando due mete e mettendo a segno in tutto 77 punti.
Paolo Garbisi ama bruciare le tappe e, così, le voci di mercato lo danno già dalla prossima stagione alla Benetton Treviso, in Guinness Pro 14. Niente passaggio da permit player, ma subito un contratto per giocarsi la maglia da titolare con Tommaso Allan. Dovrà fare gavetta, sicuramente, ma le qualità del numero 10 del Petrarca fanno sognare i tifosi che sperano, con lui, di risolvere l’annoso problema dell’apertura azzurra. Se, però, lo si farà crescere con calma, senza troppe pressioni e, soprattutto, senza giubilarlo al primo sbaglio.
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Foto: Nazzareno Marangon – LPS