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Basket, sta nascendo l’Italia del futuro. Banchero, Mannion e Spagnolo, ma non solo: tutti i possibili convocati, ruolo per ruolo

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L’Italia sogna le Olimpiadi di Tokyo, ma sta progettando il futuro. Per volare in Giappone il prossimo anno servirà una grande impresa in quel di Belgrado, dove nel Preolimpico gli azzurri di Meo Sacchetti si giocheranno con ogni probabilità il pass per i Giochi contro i padroni di casa della Serbia. Una sfida quasi impossibile, ma che resta probabilmente l’ultima grande occasione per una generazione di giocatori, visto che già dal prossimo Europeo, che l’Italia ospiterà nella prima fase, potrebbero vedersi tante facce nuove con la maglia della Nazionale.

Chi ha già vestito la maglia azzurra è Nico Mannion, che ha preso parte alle Qualificazioni Mondiali. Il figlio di Pace, ex giocatore del nostro campionato, ha chiuso la sua stagione con largo anticipo con la maglia di Arizona, visto che la NCAA è stata cancellata. Adesso resta da capire cosa vorrà fare Mannion in chiave Draft, se rendersi eleggibile oppure aspettare un’altra stagione, visto che dall’ultima proiezione era sceso di molto come possibile chiamata (intorno alla 27esima).

Non c’è comunque dubbio che si sta parlando di un ragazzo che ha tutto per prendersi in mano le chiavi dell’attacco azzurro. Ottima visione di gioco, punti nelle mani e anche quel sangue freddo nei momenti in cui la palla “scotta di più”. Doti sicuramente da leader e la sensazione è quella che Meo Sacchetti non esiterà a chiamare Mannion, se disponibile, già alla prossima tornata di convocazioni.

Un reparto di play e guardie che sembra davvero ben fornito per i prossimi anni. Altro ragazzo che ha fatto tantissima esperienza in NCAA è Davide Moretti. Più grande di tre anni rispetto a Mannion, Moretti ha fatto benissimo a Texas Tech, riuscendo a raggiungere da protagonista la Final Four, perdendo però proprio la finale per il titolo. Anni di grande crescita e formazione per il nativo di Bologna, che ora è pronto a tornare in Europa in qualche club di alto livello.

Da Moretti ad uno super giovane, ma che per molti addetti ai lavori è considerato davvero il nuovo “crack” del basket italiano. Si sta parlando di Matteo Spagnolo, classe 2003, che ha già fatto il suo esordio con la maglia azzurra nella partita delle Qualificazioni agli Europei contro la Russia, segnando anche i primi suoi punti. Il Real Madrid ha deciso di portarlo via due anni fa e di lasciarlo crescere nella sua Cantera, con Matteo che ha comunque già giocato nella Liga con la prima squadra. Insieme a Mannio e Moretti può davvero costruire un terzetto di ottimo valore nel reparto point guard.

Sempre tra i “piccoli” della possibile nuova nazionale di Meo Sacchetti in futuro possono trovare spazio giocatori come Gabriele Stefanini, classe 1999, che, dopo un europeo da grande protagonista con l’Under 20, si è procurato un grave infortunio al piede e ha perso tutta una stagione in NCAA con la maglia di Columbia. Non resta che aspettarlo e vederlo presto tornare in campo, ma resta un ragazzo sul quale si può ancora puntare.

Il vero problema dell’Italia è da sempre il reparto lunghi, ma qualcosa comunque si sta muovendo. Un altro sicuro protagonista in azzurro negli anni a venire sarà Paolo Banchero, classe 2002 di 205 centimetri per 105 chili. Una possibile stella del basket italiano, perchè il ragazzo nativo di Seattle è uno dei giocatori più ricercati dai migliori college per la prossima stagione NCAA.

Banchero gioca con per il liceo O’Dea High School, tenendo anche una media di oltre 20 punti a partita, attirando l’attenzione di college come Duke, Kentucky, North Carolina, Kansas, Washington e Gonzaga. Banchero ha scelto di giocare per l’Italia e Meo Sacchetti potrebbe aver trovato il suo centro. Un lungo dal grande fisico e che può essere utilissimo all’Italia, anche per le sue ottime doti tecniche, essendo capace di portare palla a terra con grande facilità, dotato anche di un buon tiro in sospensione.

Sempre dal mondo americano arriva Alessandro Lever. Ventuno anni di Bolzano, Lever è un lungo (208 centimetri) che milita attualmente tra le fila dell’università Grand Canyon ed è uno dei migliori marcatori della squadra. Buone qualità per un ragazzo che deve comunque trovare una definitiva maturazione, ma sicuramente un altro prospetto interessante per Sacchetti, che può guardare con un sorriso al prossimo ma imminente futuro.

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Credit: Ciamillo

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