Sport fermo per coronavirus in tutto il mondo? No, in alcuni Paesi si gioca! Bielorussia a porte aperte, Wrestlemania fa scalpore

Il mondo dello sport è fermo da lunedì 9 marzo in tutto il mondo. Lo stiamo ripetendo da tempo, il coronavirus ha bloccato tutto il pianeta e gli eventi internazionali sono ormai un lontano ricordo (la vittoria della Coppa del Mondo di biathlon da parte di Dorothea Wierer e il GP del Qatar per Moto3 e Moto2 sono gli ultimi lampi). In realtà si sta ancora giocando in qualche Paese che pensa di essere immune al coronavirus: ad esempio in Bielorussia si sta disputando regolarmente il campionato di calcio (a porte aperte!), questo sport prosegue regolarmente anche in alcuni Paesi africani e in Nicaragua oltre che in Tajikistan. Stiamo parlando davvero di campionati di bassissimo livello ma è giusto riportarlo, anche il basket sta andando avanti regolarmente sempre in Tajikistan e a Taiwan.

Se non si può gareggiare dal vivo allora si passa agli e-sports, cioè alla simulazione virtuale: ieri si sono disputati il Giro delle Fiandre “sui rulli” vinto da Greg Van Avermaet e il GP d’Australia per la “F1 al simulatore” conquistato da Charles Leclerc. A creare grandissimo scalpore è stato il regolare svolgimento di Wrestlemania, l’evento clou della stagione di wrestling: i tempi delle seguitissime trasmissioni su Italia 1 sono ormai lontani, ma negli USA è uno show con dati di ascolto impressionanti. Si è disputato il 25-26 marzo a Orlando e nel weekend appena concluso è stato mandato in onda in tv il grandissimo spettacolo, è vero che era tutto a porte chiuse (pay per view alle stelle con dati di ascolto mostruosi) ma i lottatori sono venuti chiaramente a contatto tra loro, hanno fatto quello che si sta raccomandando di non fare. Negli Stati Uniti d’America dove il numero di contagi è il più alto al mondo. Per la cronaca Drew McIntyre ha sconfitto Brock Lesnar per il Mondiale WWE, Edge ha battuto Randy Orton, l’eterno Undertaker ha regolato AJ Styles.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse