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Enea Bastianini, Moto2: “Il calendario ci metterà di fronte a nuove sfide. Andrò in MotoGP al momento giusto”

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Il Motomondiale è fermo ormai dal lontano 8 marzo, tranne la MotoGP che come ben sappiamo non corre addirittura dalla passata stagione. Moto2 e Moto3, invece, hanno avuto modo di disputare, quantomeno, il primo appuntamento del calendario, il Gran Premio del Qatar. La gara della classe mediana nel deserto di Losail ha visto brillare diversi piloti. Tra questi, senza ombra di dubbio, il nostro Enea Bastianini che si era dimostrato davvero in forma sotto i riflettori qatarioti. Il coronavirus, purtroppo, ha messo i bastoni tra le ruote al campionato e anche al centauro romagnolo, che voleva a tutti i costi confermare l’ottimo terzo posto inaugurale. Invece di essere nel bel mezzo della trasferta americana, tra il Gran Premio di Austin e quello di Argentina, il classe 1997 è costretto a rimanere nella sua Romagna, in attesa della ripartenza. Proviamo, quindi, a fare il punto della situazione sul suo avvio di stagione e su quel che potrà essere del Mondiale Moto2 2020 con il portacolori del team Italtrans.

Enea, l’attesa di tornare in sella purtroppo si prolunga. La pandemia del COVID-19 ha bloccato il mondo in generale e anche lo sport. Come stai vivendo questi momenti?

“Purtroppo questa situazione proprio non ci voleva sotto ogni punto di vista. Dovremmo già essere nel pieno del campionato, invece siamo costretti a rimanere chiusi in casa per colpa di un nemico quanto mai pericoloso. Per il momento non possiamo fare altro, attendiamo con grande pazienza e proviamo a vivere le nostre vite nel mondo più normale possibile”.

Una sosta forzata che inciderà in quale modo sul vostro prosieguo della stagione?       

“Senza dubbio questo break ha spezzato il nostro ritmo. Dopo l’esordio in Qatar ci siamo dovuti fermare e non sappiamo ancora quali tempistiche dovremo affrontare. Per quanto possibile sto cercando di tenermi in allenamento fisico, ma per tutto il resto sarà complicato. Per noi piloti, che dobbiamo prendere decisioni in pochi istanti e ad altissime velocità, riflessi e reattività saranno messe a dura prova. Per tornare al top della condizione occorrerà del tempo, senza dubbio”.

Nel tuo caso la “beffa” è ulteriore, dato che ti eri presentato ai nastri di partenza in grande spolvero.

“Dopo il terzo posto di Losail non ci voleva proprio l’interruzione, dal mio punto di vista. Arrivavo da un inverno positivo e da una prima gara che mi aveva dato ottime sensazioni. Ora, egoisticamente parlando, dovrò rimettere tutto in discussione per provare a tornare nella giusta forma”.

Sul fronte tecnico, la sensazione è che la nuova Kalex abbia mosso i primi passi nella giusta maniera?

“Sin dai test pre-stagionali ho avuto un ottimo feeling e ne sono stato piacevolmente colpito. Rispetto agli anni scorsi ho voluto scegliere un approccio differente alla moto. Questa volta non ho voluto apportare modifiche particolari, ho scelto di adattarmi io a lei, ed i risultati si sono visti, grazie anche ad un lavoro molto intenso. Anche in Qatar sono sempre rimasto nelle posizioni di testa in ogni sessione e devo dire che in gara mi sentivo davvero bene. Anzi, mi sono proprio divertito”.

La domanda delle domande in questi giorni è solo una: che idea ti sei fatto su quel che sarà del Mondiale 2020?

“Come si dice sempre in questi casi non è semplice fare previsioni. Provando a essere ottimisti, prima di luglio-agosto sarà quanto mai complicato tornare a correre, per cui chissà che non sia proprio la tappa di casa di Misano (al momento in calendario il 13 settembre, ndr) il luogo di questa nuova ripartenza. Oggettivamente il numero di gare sarà minore, come penso sia inevitabile. Ci aspettiamo un calendario fitto e compresso. Uno scenario che ci proporrà sfide non da poco”.

A quali sfide stai facendo riferimento?

“In primo luogo, dato che vedremo un numero di weekend ridotto ci saranno meno chance per sbagliare. Ogni errore ed ogni classificazione oltre le prime 15 posizioni costeranno doppiamente, per cui in secondo luogo servirà grande costanza di rendimento, conquistando punti pesanti in ogni occasione”.

Servirà continuità, dunque, l’aspetto che si può definire il tallone d’Achille della tua esperienza nel Motomondiale?

“Effettivamente sì, sotto questo punto di vista avrei potuto fare meglio nel corso della mia carriera. Anche un anno fa, dopo un avvio di stagione tutto sommato soddisfacente, è arrivata la caduta in Austria (a pochi giri dalla conclusione, mentre erano in lotta per le posizioni di testa, Luca Marini scivolò e portò con sé il romagnolo, ndr) che mi fece male su due fronti. A livello mentale, perchè devo ammettere che mi ero abbattuto per questo ennesimo intoppo, quindi a livello fisico. Il dolore al piede me lo sono trascinato fino a fine stagione. Non riuscivo proprio a spingere sulla pedana né a compiere il percorso normale con l’articolazione. Sembrano cose di poco conto, ma vi posso assicurare che non ti permettono di dare il proprio massimo”.

Un modo ulteriore per rimboccarsi le maniche e fare ancora meglio?

“Ho imparato la lezione da queste difficoltà: ora mi sento più forte sotto tutti i punti di vista. Quest’anno voglio davvero dimostrare di essere un pilota migliore e sono convinto che ci riuscirò. Mi ero fatto trovare pronto all’esordio di Losail e non vedo l’ora di ribadirlo anche quando ripartiremo. Sono carico e pronto alla sfida”.

Anche se si è corso solamente la prima gara dell’annata, si può dire che ci attenda un Mondiale tra i più interessanti delle ultime edizioni?

“Il livello è altissimo. La Moto2 forse più bella degli ultimi anni. Me ne sono reso conto ampiamente nel primo weekend di gara, con tanti grandi piloti pronti a dire la loro in una annata che potrebbe regalarci davvero grandi emozioni”.

Chi vedi come favorito per il titolo?

“In realtà dire un nome o due non è facile. Vedo tanti piloti di primissimo piano. C’è il blocco di noi italiani, numeroso ed agguerrito, quindi quello altrettanto temibile degli spagnoli, ma c’è anche molto altro. La prima gara, dopotutto, l’ha vinta il giapponese Tetsuta Nagashima, uno che quest’anno ci sarà eccome per il titolo. Provando a entrare nello specifico, attenzione a Lorenzo Baldassarri, che già l’anno scorso aveva iniziato alla grande, e Luca Marini. E, come detto, non dimentichiamoci degli spagnoli, da Jorge Martin, fortissimo, ai vari Jorge Navarro, Augusto Fernandez o Marcos Ramirez, solo per citarne alcuni”.

Quest’anno il nuovo vicino di box si chiama Lorenzo Dalla Porta, appena salito dalla Moto3 con il titolo in tasca. Com’è stato il vostro primo impatto?

“Direi buono. Senza dubbio stiamo parlando di un pilota di sicuro avvenire che quando imparerà tutti i dettagli della classe mediana mi darà sicuramente filo da torcere. Forse le prime settimane gli avevano presentato qualche difficoltà imprevista, ma per lui è solo questione di tempo e dimostrerà tutto il suo valore”.

Enea Bastianini è pronto per il settimo campionato nel Motomondiale. Si può dire che potrebbe essere un anno decisivo per il tuo futuro, sognando in grande…?

“So benissimo che questo 2020 sarà importante per la mia carriera. Dopo un 2019 di assestamento in questa classe, voglio dare conferme importanti. Non voglio pensare a vittorie o classifica generale, ma sarà fondamentale crescere, dare continuità di risultati, cosa che spesso mi è mancata negli anni precedenti, e dimostrare il mio valore. La mia concentrazione è tutta puntata qui. La MotoGP, della quale tanti parlano, se verrà, verrà di conseguenza. Non voglio bruciare le tappe, né fare scelte azzardate. Per un salto di categoria simile bisognerà pensare attentamente alla moto che, eventualmente, farà al mio caso e che si sposerà meglio con il mio stile di guida. Ripeto, uno o due anni importanti in Moto2 sarebbero il biglietto da visita migliore. Ormai tra le due classi il gap si è ridotto. Rimane ampio, certo, ma non impraticabile, basta vedere quello che un anno fa è stato in grado di compiere Fabio Quartararo da rookie in MotoGP. A livello di elettronica e fisico non sono due mondi così distanti, sarà importante fare la scelta giusta nel momento ideale”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Facebook Enea Bastianini

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