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Giovanni Malagò: “Felice se si riparte a settembre. Il mondo dello sport va verso la chiusura, ma il calcio…”
Il mondo dello sport si è totalmente fermato a causa del coronavirus, l’attività agonistica in Italia rimarrà bloccata ancora per mesi a seconda dello sport e non si sa quando si tornerà a gareggiare. Ad esempio i campionati di volley, basket, rugby sono stati già dichiarati conclusi con la non assegnazione degli scudetti, tante discipline individuali hanno già annunciato lo stop fino a estate inoltrato, soltanto il calcio sta cercando di tenere in piedi la stagione e di tornare in campo tra maggio e giugno per concludere l’annata agonistica.
A parlare di questa situazione è stato Giovanni Malagò, Presidente del Coni, a Radio Radio: “Il mondo dello sport mi sembra evidente che oggi, alla spicciolata, ma in modo quasi unanime, con tutte le Federazioni, o quasi tutte, sta andando alla chiusura, neanche alla sospensione ma alla cancellazione della stagione agonistica, qualcuna senza polemiche e senza strascichi, qualcuna con qualche colpo di coda che può arrivare da una singola società o dalla Lega in questione. È un dato di fatto, è sotto gli occhi di tutti, negarlo sarebbe ridicolo e ipocrita che il calcio vuole andare avanti e quindi si mette in una situazione diversa rispetto alle altre discipline, questo è sicuramente un fatto ormai acclarato“.
Il numero 1 dello sport italiano prosegue: “Sarei molto felice se si potesse a settembre ripartire. Anche se non al 100% già sarebbe un segnale significativo“. E poi: “Gli allenamenti sono stati vietati per tutti, ma bisogna fare delle distinzioni tra le attività individuali e quelle di squadra, indoor o outdoor. Il governo, a torto o a ragione, con il dpcm ha deciso di vietarli per tutti. E ora ho la sensazione che questo Dpcm verrà prorogato, o dopo il 27 aprile o ai primi di maggio“.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse
OLIMPIONICO
10 Aprile 2020 at 20:32
GRANDE MALAGO’ ! Infamia, durissime sanzioni e gogna pubblica per chi vuole privilegi per il calcio.
Fabio90
10 Aprile 2020 at 23:15
Va detto, e lo dico da appassionato di tutti gli sport, che una cosa è chiudere il campionato di Rugby (pazienza), un altra ancora fermare quello di Volley ( già è un problema, ma ancora ancora..), fermare la stagione del calcio è tutta ma tutta un altra cosa.
I privilegi non significano un bel niente, il calcio è una delle industrie piu produttive di una marea di nazioni al mondo. che piaccia o no. Leggevo che per alcuni esperti la vittoria del Mondiali di calcio portare a un piccolissimo aumento del Pil…di cosa parliamo?
Quindi è comprensibile un tentativo ulteriore fin quando possibile, cosi come Formula 1 e Moto gp che fanno 2 gare al mese possono pensare anche di partire 3/4 mesi dopo…eliminando un paio di fare..e facedo le altre 3/4 al mese.
Insomma ogni sport è a sè, i privilegi non significano nulla, oltre al fatto che va ricordato che i tanti criticati stipendi ai calciatori (e son d’accordo siano esageratamente alti alcuni) vengono dati dai club e quindi aziende private e non dallo stato, e quindi non è che abbiamo tanti motivi di lamentele…anzi..lo stato ci guadagna pure…perchè li tassa quegli stipendioni. Quindi anche questo lo ritengo discorso da bar.