Quando finirà la zona rossa? Italia in lockdown fino al 3 maggio: quasi tutto chiuso per altre 3 settimane

L’Italia sarà in “zona rossa” almeno fino a domenica 3 maggio compresa. Il nostro Paese resterà dunque in lockdown per altre tre settimane in modo da fronteggiare l’emergenza coronavirus, l’obiettivo è quello di ridurre il numero dei contagi per poi andare verso una ripresa graduale delle varie attività all’inizio del prossimo mese. Le regole sono quelle che abbiamo ormai imparato a memoria nelle ultime settimane: si può uscire di casa soltanto per ragioni di lavoro, motivi di salute, casi di stringente necessità (come, ad esempio fare la spesa). Restano aperti soltanto negozi di alimentari, farmacie, edicole, tabaccai, attività che forniscono beni o servizi essenziali. Da martedì 14 aprile riapriranno anche cartolerie, librerie, negozi di articoli per bambini, attività di silvicoltura.

Tutto il resto resterà chiuso fino ad almeno domenica 3 maggio: tutte le attività non essenziali, tutti i negozi al di fuori di quelli alimentari, bar e ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre, piscine, luoghi di aggregazione, parchi, giardini pubblici, stabilimenti balneari e via dicendo. Bisognerà dunque aspettare aspettare altri 23 giorni per sperare di ritornare a una vita “normale” in maniera graduale, rispettando tutte le normative di sicurezza come il distanziamento sociale, l’utilizzo di mascherine e guanti, il lavaggio delle mani.

QUANDO FINIRÀ LA ZONA ROSSA? ITALIA IN LOCKDOWN PER ALTRE TRE SETTIMANE:

Il periodo di zona rossa/lockdown si protrarrà fino a domenica 3 maggio compresa. La situazione sarà uguale a quella a cui siamo stati abituati fino a oggi. Dal 14 aprile potranno riaprire cartolerie, librerie, negozi di articoli per bambini, attività di silvicoltura.

[sc name=”banner-article”]

stefano.villa@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse