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Ricaduta coronavirus, l’Oms spaventa l’Italia: “Sarebbe più devastante della prima ondata”. Da qui la cautela di Conte

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Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche“. Sono queste le parole usate ieri dal Premier Giuseppe Conte nel corso di una “infuocata” conferenza stampa a Palazzo Chigi, nella quale il Primo Ministro si è rivolto anche direttamente ai capi dell’opposizione, con parole molto dure, rei (a suo dire) di diffondere falsità sul conto dell’Italia nella trattativa con l’Europa relativamente agli ormai arcinoti “Eurobond”.

Tornando agli affari interni, l’esecutivo dunque ha voluto dare seguito alla quarantena, troppi i rischi e troppe le incertezza su una riapertura tenendo conto che la curva dei contagi, pur con un’evidente diminuzione, è ancora crescente: “Non possiamo vanificare gli sforzi fatti, si rischierebbe un aumento dei decessi e delle vittime“, le parole del Presidente del Consiglio. Una decisione frutto anche di quelle che sono le indicazioni dell’Oms, che per bocca di Walter Ricciardi, consulente per il ministero della Salute, ha suggerito di essere ancora rigorosi e conservativi: “Bisogna stare a casa ancora un po’ di tempo. Perché l’R con Zero, o indice di riproduzione della malattia, è ancora alto e non capisco da dove si sia generato tanto ottimismo. Questa è una epidemia subdola perché basta una minima disattenzione per farla ripartire. E normalmente, nelle pandemie, la seconda ondata è ancora più violenta della prima“.

Si prosegue dunque sulla via del lockdown, seppur con alcune eccezioni. Da oggi, infatti, apriranno cartolibrerie e librerie e anche negozi per neonati e bambini. Via libera anche alla silvicoltura, per via dell’importanza dell’approvvigionamento di legna combustibile.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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