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Oltre Cinquecerchi
Si potrà andare in vacanza e al mare in estate? Quasi impossibile all’estero, limitazioni per gli alberghi: niente buffet, ombrelloni distanziati
Pensare al futuro nasconde sempre quel sapore di ignoto e, indubbiamente, l’incertezza è legata anche all’evoluzione del Covid-19 in Italia e nel mondo. Di fatto, nel Bel Paese, lo stato di lockdown permarrà almeno fino al 3 maggio. Questo è quanto è stato stabilito dal Governo, che non ha potuto far altro che riscontrare l’evoluzione di una situazione che procede ancora troppo lentamente per il meglio. Allo stato attuale delle cose, c’è un minor incidenza nel numero di malati quotidiani, ma comunque si è sempre in crescita.
La domanda è: gli italiani cosa potranno fare in vacanza? Di sicuro, non sarà un’estate normale. Come riferito dall’epidemiologo e ricercatore dell’Università di Bologna Davide Gori (fonte: firstoline), l’incidenza del virus si farà sentire. Stando a quanto riferisce Gori, il caldo potrebbe mitigare la virulenza di questo attacco, ma vi potrebbe essere un rischio “seconda ondata” in autunno in assenza di farmaci efficaci contro il Coronavirus: “Dubito che potremo programmare le nostre vacanze all’estero, perché tutta la mobilità aerea e fra gli Stati sarà ancora molto ridotta. A mio modo di vedere posso sperare che ci potremo concedere una serata al ristorante, soprattutto se il numero di coperti sarà limitato e magari i tavoli saranno in luoghi all’aperto. La vita in hotel sarà sicura? Magari anche un albergo potrebbe ospitarci, se verranno prese decisioni in tal senso. Ma naturalmente tale struttura dovrebbe garantire adeguate distanze di sicurezza. Andrebbero evitati tutti i luoghi di aggregazione degli hotel, niente buffet per le colazioni, limitazioni alla piscina, alle terme, alla palestra. Potrebbe essere molto difficile regolare l’uso di luoghi come questi, ma sarà indispensabile se gli alberghi vorranno riaprire“, le dichiarazioni dell’epidemiologo.
Ovviamente anche la gestione degli stabilimenti balneari ne risulterà condizionata: garantire la distanza di sicurezza fra le persone e quindi fra gli ombrelloni e far uso delle mascherine. Si potrebbe pensare che la montagna offra maggiori “libertà”, ma anche in quel caso varranno le medesime regole e non ci si potrà concedere all’effetto “socialità”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse