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Ciclismo
Parigi-Roubaix 1950: la cavalcata vincente di Fausto Coppi, un anno dopo il fratello Serse
Una delle prestazioni più impressionanti di Fausto Coppi, gigante del ciclismo novecentesco, è sicuramente quella sfornata alla Parigi-Roubaix 1950, prima e unica edizione della Regina delle Classiche vinta dal corridore nativo di Castellania. In realtà, sfogliando l’albo d’oro della corsa transalpina, il cognome Coppi compare anche un’altra volta, nel 1949, ma in quel caso a trionfare fu il fratello Serse che, in seguito a varie beghe legali, venne dichiarato vincitore ex aequo con André Mahé.
Nel 1949 Fausto Coppi aveva partecipato per la prima volta alla Parigi-Roubaix ma non aveva lasciato il segno. Il 9 aprile 1950 ebbe modo di riprovarci, stavolta con esito completamente diverso. La corsa fu accompagnata da una pioggia intensa già dalla partenza a Saint-Denis e si infiammò sulla Cote de Doullens: a scattare per primo fu Jacques Moujica, immediatamente seguito e scavalcato da Coppi. Il gruppo di testa, che comprendeva anche Fiorenzo Magni e André Mahé, cominciò man mano ad ingrossarsi, mentre a tentare la fuga furono Gino Sciardis e Maurice Diot.
A un certo punto Coppi decise che era giunto il momento di attaccare e diede inizio a un’avanzata inarrestabile. Raggiunse in un battibaleno i due battistrada: Magni cedette subito il passo, mentre Diot provò a resistere ma invano. Quando mancavano 45 chilometri al traguardo, Coppi si ritrovò dunque solo in testa alla corsa. La sua azione di forza, però, non era finita: l’Airone continuò a spingere con estrema disinvoltura e fece il vuoto dietro di sé, non dando ai propri inseguitori alcuna speranza di rimonta. La poderosa cavalcata di Coppi si trasformò ovviamente in una vittoria, resa ancora più eloquente dai distacchi finali: +2’41″ su Diot, +5’24″ su Magni e Coste, +7’07″ su Sciardis, +7’54″ su Louison Bobet, +8’48″ su Van Steenbergen.
A rendere ancor più l’idea del dominio di Coppi fu una dichiarazione del secondo classificato, Maurice Diot, al termine della gara: “Ho vinto la Parigi-Roubaix. Coppi era fuori concorso”. Il giorno seguente, L’Equipe non poté che celebrare il trionfo del Campionissimo, dedicandogli un titolo a tutta pagina: “Fausto Coppi a reussi dans Paris-Roubaix l’exploit le plus sensationnel de sa carrière de super-champion!”.
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antonio.lucia@oasport.it
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