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Oltre Cinquecerchi
Coronavirus, clamoroso dalla Francia: fumare potrebbe aiutare contro il Covid-19. Gli studi in atto sulla nicotina
La nicotina potrebbe avere un effetto protettivo contro il coronavirus? Questa sarebbe la clamorosa ipotesi che farà da punto di partenza per alcuni studi preventivi che saranno lanciati a breve dall’ospedale parigino di La Pitié Salpêtrière. Se queste tesi saranno confermate, quindi, verranno ribaltate le idee che fumo e obesità porterebbero ad una maggiore mortalità del COVID-19.
Come riportato dall’agenzia AGI, i test saranno effettuati per mezzo di cerotti alla nicotina ma, per quale motivo sono stati concepiti questi studi? A quanto pare a livello globale ci sarebbe un numero ridotto di fumatori abituali tra i pazienti di coronavirus. In Francia, ad esempio, sarebbero solamente il 5% del totale.
Dopo il via dei test saranno applicate patch alla nicotina con dosaggi diversi e con tre modalità diverse:
- preventiva per capire se possono funzionare per proteggere il personale medico-sanitario;
- terapeutica su pazienti ricoverati per cercare di diminuire la sintomatologia
- sui pazienti gravi in rianimazione.
Il ragionamento dei ricercatori francesi va, quindi, in direzione opposta rispetto alle precedenti, che fino ad ora avevano indicato nel fumo un fattore di rischio ulteriore. Negli Stati Uniti si è fatto riferimento diretto a fumo e obesità per spiegare l’alta percentuale di afroamericani contagiati. Numeri alla mano, tra i fumatori ci sarebbe l’80% di pazienti COVID-19 in meno rispetto al resto della popolazione generale a parità di sesso ed età.
L’ipotesi è che fissandosi sul recettore cellulare utilizzato anche dal coronavirus, la nicotina gli impedisca o lo trattenga dal fissarsi, bloccando così la sua penetrazione nelle cellule e il suo propagarsi in tutto l’organismo. La spiegazione data degli specialisti francesi. I ricercatori ipotizzano che il “recettore nicotinico dell’acetilcolina” abbia un ruolo centrale nel propagarsi del coronavirus e sia all’origine della varietà di sintomi del Covid-19, tra cui la perdita dell’olfatto e disturbi neurologici.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse