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Ciclismo, Tom Dumoulin: “Le corse virtuali non sono veritiere”

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Tanti dubbi in questa fase di stallo. Nei Paesi in cui il lockdown è rigido (Italia, Francia e Spagna su tutte) i ciclisti sono costretti ad utilizzare solamente i rulli per allenarsi. Molti però non sono d’accordo su questo tipo di preparazione, rifiutando anche le varie corse virtuali che sono state create in questi giorni. Uno di questi è l’ex campione del mondo a cronometro Tom Dumoulin.

L’olandese si è espresso ai microfoni di De Limburger: “Capisco che non c’è niente di meglio ma non è affatto vicino alle corse reali. Anche i risultati non sono affidabili; non dicono nulla. Wout van Aert è davvero il re della potenza della pedalata e ha concluso decimo nel Fiandre virtuale. I dispositivi provengono da marchi diversi e non sono adeguatamente calibrati, il che è essenziale. Il peso inserito deve essere esattamente corretto, altrimenti sarà ingiusto”.

Prosegue: “Ho provato l’Amstel virtuale, con una potenza media di 250 watt. La maggior parte dei corridori non riesce a tenere il passo, ma non ho mai superato nessuno. Temo che il problema con i wattaggi durerà per sempre”.

Sulla sua programmazione: “Cerco di mantenermi in forma e di fissare un obiettivo quotidiano. Ho elaborato una sorta di programma di allenamento, ma è limitato e non necessariamente con il pensiero che il Tour arriverà presto perché non sappiamo se accadrà. Se credo ai virologi, non gli do molte possibilità”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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