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Discorso Giuseppe Conte in ritardo: cosa sta succedendo e perché sta slittando

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Gli italiani si stanno chiedendo quando parlerà Giuseppe Conte e quando si conoscerà nel dettaglio il calendario delle riaperture delle varie attività, l’Italia uscirà dal lockdown il prossimo 4 maggio e a partire da quella data ci sarà un graduale ritorno alla normalità. Fabbriche, aziende, imprese, negozi potranno rialzare le saracinesche ma non tutti insieme: la ripartenza sarà scaglionata, prima riapriranno le attività con rischio basso e poi toccherà a tutte le altre tra maggio e giugno anche se ad esempio per i cinema e le scuole ci si spingerà a dopo l’estate.

IL PROGRAMMA DELLA CONFERENZA STAMPA DI CONTE: L’APPUNTAMENTO STASERA ALLE 20.20

Il Premier aveva detto che avrebbe parlato entro la fine di questa settimana ma potrebbe non essere così, l’avvocato pugliese potrebbe rivolgere un messaggio agli italiani questa sera ma non è sicuro stando anche a quanto dichiarato stamattina in un’intervista concessa a La Repubblica e potrebbe parlare entro l’inizio della prossima settimana: “Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese. Annunceremo questo nuovo piano al più tardi all’inizio della prossima settimana”.

PERCHÈ IL DISCORSO DI GIUSEPPE CONTE È IN RITARDO? TUTTE LE MOTIVAZIONI DELLO SLITTAMENTO:

Perché il discorso di Giuseppe Conte è in ritardo? Quali sono i motivi di questo possibile slittamento e cosa sta succedendo in seno al Governo? Il Presidente del Consiglio avrebbe chiesto delle integrazioni al protocollo fornito dalla task force presieduta da Vittorio Colao e il dossier dovrebbe arrivare tra le mani di Giuseppe Conte nella mattinata odierna. Si è andati per le lunghe anche a causa della fitta agenda del Premier che in settimana è stato impegnato col Consiglio Europeo e anche perché c’è stato un serrato confronto con i Governatori delle varie Regioni, tra l’altro potrebbe anche sentirli nel pomeriggio odierno insieme ai sindacati.

Il piano della fase 2 è talmente delicato e complesso che GIuseppe Conte vuole essere estremamente sicuro prima di presentarlo e spiegarlo agli italiani: non si dovrà soffermare soltanto sulle date delle aperture ma anche sui comportamenti da tenere nei prossimi mesi come ad esempio uso di mascherine, distanziamento sociale, trasferimenti limitati, etc. Il Capo del Governo dovrà anche spiegare nel dettaglio come funzionerà l’App Immuni che deve essere ancora perfezionata e c’è un problema serio: uno studio dell’INPS ha fatto notare che nelle ultime settimane i contagi sono stati maggiori del 25% nei luoghi dove le attività essenziali non si sono fermate.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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