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MotoGP, sviluppi congelati per ridurre le spese delle squadre. Il nuovo regolamento varato dalla Dorna

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Non ci sono ancora certezze per quanto riguarda la data di una possibile ripartenza del Motomondiale, fermo ormai da un mese e mezzo per Moto2 e Moto3 ma di fatto mai cominciato per la classe regina. In MotoGP non si è ancora scesi in pista per weekend di gara ufficiali e la sospensione causata dall’emergenza Coronavirus potrebbe durare almeno fino ad agosto, secondo le recenti dichiarazioni di Carmelo Ezpeleta, direttore esecutivo di Dorna. Questa lunga pausa e l’inevitabile riduzione del numero di Gran Premi da disputare mettono soprattutto i team indipendenti della top class (oltre alle squadre delle categorie minori) in grande difficoltà dal punto di vista economico.

Dorna è dovuta così intervenire ufficializzando delle importanti novità regolamentari a livello tecnico per le prossime due stagioni (2020 e 2021) con l’obiettivo di ridurre notevolmente i costi a livello globale sia per i produttori sia per i team. In MotoGP, durante il 2020, non ci saranno aggiornamenti o parti omologate per tutti i costruttori senza alcuna distinzione. Per quanto riguarda invece il 2021, si comincerà il campionato usando i pezzi omologati a marzo 2020 ma in seguito verranno applicate le normali regole di aggiornamento per il resto della stagione. Ciò vuol dire che non sarà consentita alcuna evoluzione al motore, mentre sarà possibile effettuare un solo aggiornamento aerodinamico per pilota per tutti i costruttori.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: LaPresse

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