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Giuseppe Conte: “Inizia la Fase 2: se ami l’Italia, mantieni le distanze. Evitare conseguenze irreversibili per l’economia”

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Si è appena conclusa la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte, che ha parlato dell’inizio della Fase 2, che scatterà il 4 maggio: via libera per attività di manifattura e costruzione, mentre occorrerà attendere almeno il 18 maggio per il commercio al dettaglio, infine slitta a giugno la ripresa di bar, ristoranti e attività per la cura della persona.

Inizia così il Premier: “C’è il rischio che il contagio risalga, sarà importante mantenere e distanze di sicurezza, bisogna evitare che il contagio si diffonda. Almeno un metro sarà la distanza di sicurezza, almeno un contagio su 4 avviene per le relazioni familiari. Se ami, l’Italia, mantieni le distanze“.

Il futuro sarà complesso: “Bisognerà vigilare affinché la curva resti sotto controllo: predisposto il meccanismo per prevenire che la curva risalga. Nei prossimi mesi ci aspetta una sfida complessa: occorre gettare le basi nei prossimi mesi per la ripartenza dell’Italia. Il piano parte dal 4 maggio ed è ben strutturato“.

Le prime misure elencate: “Si adotteranno i DPI, verranno calmierati i prezzi delle mascherine, attorno a 0.50 € al pezzo. Il Recovery Fund: la reazione all’emergenza in Europa deve essere comune. Si tratta di uno strumento innovativo, abbiamo conseguito un importante passo avanti, ora dobbiamo arrivare al traguardo“.

L’economia ripartirà dalle imprese: “Il Paese non riparte se non punteremo sulle imprese: col decreto da 55 miliardi più aiuti per gli autonomi, o categorie come colf e badanti. Potrebbe essere rinnovato automaticamente il bonus per chi ha avuto diritto ai 600 euro, contributi a fondo perduto per le piccole imprese con meno di dieci dipendenti“.

Il nuovo DPCM: “Dal 4 maggio al 18 maggio ci sarà la conferma delle misure di distanziamento: rimarranno all’interno delle Regioni le regole vigenti, va aggiunto soltanto la visita a congiunti. Tra Regioni gli spostamenti sono consentiti solo per urgenze, motivi di salute o lavoro“.

Le misure per lo sport: “Non consentiamo party, ma consentiamo l’accesso a parchi, ville egiardini pubblici, ma i sindaci potranno disporre la chiusura delle aree in assenza dei controlli. Ci si potrà allontanare anche per fare sport, ma con distanza di due metri: saranno consentite sessioni di allenamento di atleti“.

Sui funerali: “Sono consentite le cerimonie funebri con la partecipazione di congiunti fino a 15 persone, con guanti e mascherine, rispettando le misure di distanziamento sociale. Per aperture ad altre cerimonie religiose dobbiamo ancora interloquire con il comitato tecnico-scientifico“.

Riprendono le prime attività: “Consentita attività di ristorazione con asporto, non davanti al punto di ristoro. Dal 4 maggio riaprono le manifatture e le costruzioni. Le aziende di trasporto si dovranno attenere al protocollo di sicurezza. Le Regioni dovranno informare giornalmente il Ministero della Salute sull’andamento della curva epidemiologica“.

Le misure più lontane nel tempo: “Si potrà poi intervenire sulle situazioni critiche e circoscrivere il problema, ecco perché ci assumiamo il rischio delle riaperture, ma con tutte le precauzioni del caso. Il 18 maggio riapertura del commercio al dettaglio, musei, mostre, biblioteche ed allenamenti degli sport di squadra. L’1 giugno riaprono bar, ristoranti, e attività per la cura della persona“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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