Bonus 600 euro, chi non ha ancora ricevuto il pagamento e perché

L’Istituto nazionale della previdenza sociale è sicuramente uno dei principali attori di questa emergenza sanitaria ed economica. La pandemia, nei fatti, ha causato tantissimi disagi ai lavoratori, costretti a limitare o anche ad azzerare le proprie attività per la quarantena imposta dal Governo. Già nel mese di marzo è stato attivato un bonus in favore delle partite IVA e dei lavoratori autonomi facenti parte di tutte le casse, ma in alcuni casi i pagamenti non sono effettuati.

L’INPS ha quantificato (al 27 aprile) a 4.740.000 le domande di Indennità Covid 600 euro, di queste 3.452.000 sono state accolte. Di seguito la distribuzione delle richieste rimanenti:

1. circa 225.000 presentano IBAN errato e si sta comunicando con lavoratori per variazione;
2. circa 300.000 sono respinte per cumulo con pensione o Reddito di Cittadinanza già in pagamento;
3. circa 630.000 con requisiti che non hanno superato i controlli e sono in stato di verifica\correzione per categoria sbagliata dall’utente.

Per questo motivo, il servizio online per la richiesta del bonus è stato arricchito dalle  funzione “MODIFICA” del tipo di pagamento e/o IBAN. Come funziona? Accedendo con il PIN alla propria domanda dal servizio on line “Indennità 600 euro”, e selezionando la funzione “Esiti”, gli utenti possono effettuare la rettifica del proprio IBAN o variare la modalità di pagamento inizialmente indicata. Le modifiche del tipo di pagamento diventano attive su eventuali pagamenti in corso solo se, al momento dell’elaborazione della variazione, il versamento non risulta ancora effettuato. Diversamente, potranno essere applicate solo su eventuali future riscossioni.

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Foto: Shutterstock.com