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Strongest Man: è italiano l’uomo più forte del mondo! La storia di Luca Ripamonti

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Conquistare il titolo di uomo più forte del mondo è impresa riservata a pochi, farlo a 55 anni è un miracolo sportivo che riesce rarissimamente: Luca Ripamonti è uno di questi. L’ossolano è stato capace di trionfare nel 2019 nel campionato mondiale di Strongman per amatori organizzati dalla federazione Wasf a Singapore.

Lo Strongest Man è una competizione internazionale di atletica pesante che si propone di determinare l’uomo più forte del pianeta tramite varie prove di forza fisica. I partecipanti, selezionati in base ai risultati conseguiti nei maggiori tornei nazionali e internazionali di strongman, si sfidano tra sollevamento pesi e spostamento di oggetti di diverse centinaia di chilogrammi.

Luca Ripamonti è stato il primo italiano a vincere il campionato mondiale di Strongman. Il 55enne originario di Santa Maria Maggiore ma che ora vive a Germignaga, in provincia di Varese,  insieme con la moglie Paola e la figlia Arianna, dopo una vita di allenamenti e sacrifici è riuscito a cogliere il risultato più importante.

Luca ha cominciato a praticare body building a soli 15 anni, allenandosi con gli attrezzi che riuscita a trovare nell’officina del nonno. Spinto dalla sua passione si è addentrato sempre di più nel mondo dell’atletica pesante arrivando a collezionare una vasta gamma di pietre atlas da 90 e 300 chili, utili per i suoi allenamenti casalinghi. Sono proprio queste le grandi protagoniste delle prove dello Strongest Man.

Una carriera di alto livello e fatta di grandi sacrifici che ha trovato il suo massimo compimento con il trionfo di Singapore. Un gigante dal cuore d’oro Luca Ripamonti che subito dopo la vittoria del campionato mondiale di Strongman per amatori organizzati dalla federazione Wasf ha raccontato a La Stampa del legame con la moglie e la figlia: “Questo successo è per loro. Sono rientrato il prima possibile in Italia perché non riesco proprio a staccarmi dalla famiglia. E dire che le gare erano iniziate in salita: nella prima prova bisognava spostare un attrezzo simile a due balle di fieno da 380 kg per 30 metri in un minuto. Ho rischiato di procurarmi uno stiramento. Decisivo è stato il sollevamento di un bilanciere in acciaio simile a un ceppo di legno: al primo tentativo ho alzato 220 kg. Gli allenamenti portano via tanto tempo – conclude Ripamonti – ma la passione viene prima di tutto e questi risultati mi danno la forza e l’energia per andare avanti“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: shutterstock

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